sabato, Aprile 20, 2024

Covid 19, Longo (Dg Cardarelli): “Decine di positivi asintomatici ricoverati per altre patologie”

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Covid 19 a Napoli: Giuseppe Longo (Direttore Generale dell’ospedale Cardarelli) è intervenuto a Radio CRC parlando della quarta ondata del virus.

Questa quarta ondata ha una caratteristica diversa dalle precedenti, ovvero essere estremamente diffusiva. In pochissimi giorni un positivo contagia tante persone con cui è venuto in contatto, ma poi succede che nonostante i contagiati non abbiano grandi sintomi, specialmente i vaccinati, vengono in ospedale per le loro patologie di base. Per cui ci troviamo a gestire due popolazioni: per esempio i cardiopatici, gli oncologici, i neurologici non Covid e dall’altra parte i cardiopatici, neurologici Covid, quindi significa che sono due linee di attività, e in ogni caso devono essere isolati come pazienti Covid anche se sono arrivati in ospedale per altre patologie”. Così il direttore generale dell’ospedale Cardarelli ai microfoni di Barba&Capelli in onda su Radio Crc.

Gli ospedalizzati solo per Covid sono sicuramente meno delle altre ondate – spiega – in realtà poi nei numeri risultano essere di più perché viene conteggiato qualsiasi soggetto positivo, anche coloro che si recano in ospedale per altro ma asintomatici per il Covid, la cui positività viene scoperta solo con il tampone di accesso.Covid 19, Longo (Dg Cardarelli): “Decine di positivi asintomatici ricoverati per altre patologie” Fino a qualche settimana fa avevamo reparti Covid dedicati, ora ci stiamo riorganizzando diversamente. Oltre ad avere reparti Covid dedicati stiamo cercando di creare delle aree isolate all’interno dei singoli padiglioni. In questo modo i pazienti Covid con problemi per esempio di medicina interna, possano essere seguiti in un’area del padiglione dagli stessi medici che sono competenti per quel reparto.

Diversamente – conclude – dovremmo metterli nei reparti Covid, dove poi ci vogliono i consulenti delle singole specialità. Noi abbiamo tanti pazienti chirurgici, o con fratture, che sono positivi asintomatici, quindi in questo momento dobbiamo far fronte alla vastità delle patologie che c’è sempre stata con un altro sotto insieme, ovvero quegli stessi pazienti che scoprono di essere positivi solo una volta arrivati in ospedale per altro”.

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