venerdì, Aprile 19, 2024

Covid 19 in Campania, ordinanza di De Luca: scuole chiuse e stretta sulla movida

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Le scuole elementari e medie della Campania rimarranno chiuse fino al 29 gennaio, così come asili e nidi, secondo la nuova ordinanza del governatore che mira a frenare il contagio da Covid 19 in Campania.

Covid 19 in Campania | Vincenzo De Luca lo aveva annunciato nella sua tradizionale diretta social del venerdì pomeriggio, e nella serata di ieri è arrivata anche la conferma ufficiale: le scuole elementari e medie della Campania rimarranno chiuse fino al 29 gennaio, così come asili e nidi. “E’ disposta la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.65, e dell’attività scolastica e didattica in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado” Questo si legge nella parte ordinativa dell’Ordinanza regionale numero 1, in corso di pubblicazione in questi minuti. “Resta sempre garantita – prosegue il testo – la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

Una decisione delicata quella presa da Palazzo Santa Lucia e, pare, non particolarmente condivisa da Roma. Già nel corso del pomeriggio fonti di Palazzo Chigi avevano accennato alla possibilità da parte del Governo di impugnare l’ordinanza della Regione Campania. Ma nel provvedimento sottoscritto dal governatore De Luca non si parla solo di scuole. Adottate misure anche per il contenimento della movida: “Dalle ore 22 e fino alle ore 6 è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali” si legge ancora nel dispositivo che poi interviene ulteriormente “vietando affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico”.

“E’ fatta raccomandazione – continua – ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto del divieto di assembramenti, in particolare nelle zone ed orari della cosiddetta ‘movida'”.

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