Luigi de Magistris: il sindaco di Napoli è intervenuto a “Radio CRC” auspicando che le nuove possibili misure siano attivate “per un periodo limitato”. Sulla chiusura delle scuole: “Intervengano lo Stato e le Regioni”.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è intervenuto a “Radio Crc” analizzando l’andamento dell’epidemia da Covid 19 a Napoli e in Campania. Il primo cittadino non esclude che possano arrivare provvedimenti ulteriormente restrittivi (da domenica 21 febbraio la Campania è zona arancione): “È chiaro -sottolinea- che i contagi stanno salendo ed è verosimile, se continuano a salire, che ritorneremo, mi auguro per un periodo limitato, in una zona rossa”.
Per quanto riguarda il tema delle scuole, il primo cittadino è netto: “Sulla chiusura delle scuole devono intervenire lo Stato o la Regione se si pone una questione di picco sanitario, di terza ondata -rimarca de Magistris- Se questo non è avvenuto, evidentemente è perché il Ministero della Salute e le Regioni interessate ritengono di non dovere intervenire e rimbalzano al territorio raccomandando di intervenire qualora ci siano situazioni particolari. Il Comune sta verificando, con un monitoraggio quotidiano, se si creano in città situazioni particolari che, nonostante il mancato intervento dello Stato e della Regione, richiedano misure mirate. Finora il monitoraggio non ha prodotto situazioni tali da dover intervenire nei confronti di una scuola”.
Non è mancata l’ennesima polemica con la Regione Campania a proposito dei dati sui contagi: “Continuiamo a non avere il monitoraggio sanitario dettagliato, ma ormai ci abbiamo rinunciato -attacca il sindaco- Dopo un anno dall’inizio dell’epidemia, non partecipiamo all’Unità di crisi, non abbiamo dati dettagliati sul territorio che dobbiamo acquisire in modo più artigianale e grazie alla collaborazione delle Università e delle comunità scolastiche.
Questo è un altro elemento che a distanza di un anno ci fa dire come schizofrenica, distonica e contraddittoria è stata la gestione della pandemia sanitaria tra Stato e Regioni”.