venerdì, Aprile 19, 2024

Cinema, 2021 da profondo rosso per la pandemia: incassato il 71% in meno

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il 2021 è stato un anno nero per il cinema italiano, che ha dovuto fare i conti con un bilancio negativo a causa del Covid.

In un mercato fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria, che ha imposto la chiusura delle sale per 4 mesi (da inizio gennaio a fine aprile) e il cui nuovo aggravarsi ha avuto un impatto sui risultati di Box Office durante le festività di fine anno, in Italia nel 2021 i cinema hanno registrato un incasso complessivo di circa 170 milioni di euro per un numero di presenze pari a 25 milioni di biglietti venduti.

Si tratta di un risultato leggermente inferiore a quello del 2020 (-7% incassi e -11% presenze) che aveva tuttavia beneficiato di uno dei migliori avvii di sempre in condizioni di mercato pre-pandemiche, e di un decremento del 71% degli incassi e del 73% delle presenze rispetto alla media del triennio 2017-2018-2019. è quanto si legge in un comunicato di Cinetel, società partecipata pariteticamente dall’Associazione nazionale esercenti cinema (Anec) e da Anica che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze dei cinema in Italia.

Il dettaglio

Se si considerano però correttamente solo i dati sul periodo maggio-dicembre, prosegue la nota, i mesi in cui le sale cinematografiche sono state riaperte, il mercato ha registrato invece rispettivamente circa il 51% e il 53% in meno rispetto alla media del periodo 2017-2018-2019 (è opportuno ricordare che nel 2020 le sale sono state chiuse da fine ottobre in poi e quindi non è stato possibile considerare questo anno nella media). E’ necessario ricordare infatti che le sale quest’anno hanno potuto riaprire solamente a partire dal 26 aprile, in un contesto di sostanziali restrizioni all’accesso come il ‘coprifuoco’ e il distanziamento in sala, sino all’introduzione del “green pass” ad agosto, del “super green pass” e delle ulteriori norme introdotte a ridosso delle festività natalizie.

Ciò nonostante, la graduale e costante riapertura delle sale cinematografiche, stabilmente oltre il 90% a partire dal mese di agosto, e il crescendo di prodotto nazionale e internazionale offerto sul mercato, hanno dato vita a un trend di crescita mese su mese, rispetto al triennio 2017-2018-2019, che dall’iniziale -87% ha portato il mercato a recuperare e a ridurre la differenza con percentuali inferiori al 40% tra ottobre e novembre, fino al fine settimana antecedente al Natale che, pur in negativo, ha segnato la migliore differenza (-10,7%) rispetto allo stesso periodo del 2019, a dimostrazione della capacità dell’intero settore di recuperare e ripartire, prima del ri-aggravarsi dell’emergenza sanitaria e dell’introduzione delle nuove misure restrittive.

Il presidente di Cinetel, Davide Novelli, ha sottolineato che “la misurazione dei risultati di un settore durante una fase così complicata, specialmente in un comparto come quello cinematografico tra i piu’ colpiti dallo scenario pandemico, richiede molta attenzione nell’interpretazione dei dati. Sono numeri – ha spiegato – che segnalano la gravità e lo stress economico e sociale subito dalle sale e dalle distribuzioni cinematografiche, ma che al tempo stesso sottolineano la vitalità e la capacità di reagire dell’intera filiera”.

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