Maurizio Sarri: al tecnico del Napoli un altro prestigioso riconoscimento dopo la Panchina d’oro e il premio Bearzot.
Ennesimo riconoscimento al grande lavoro svolto da Maurizio Sarri con il Calcio Napoli. Il tecnico azzurro si è infatti aggiudicato la 35ma edizione del premio Maestrelli, dedicato all’allenatore che nella stagione 1973/74 guidò la Lazio al primo scudetto. La premiazione si è svolta ieri sera a Montecatini Terme, dove Sarri ha ritirato il prestigioso premio (vinto in passato da grandissimi allenatori, come Giovanni Trapattoni, Marcello Lippi e Fabio Capello). La bacheca “sarrista” si arricchisce dunque di un altro alloro personale, dopo la Panchina d’oro e il premio Enzo Bearzot (vinti l’anno scorso), a dimostrazione del fatto che qualche volta non c’è bisogno di vincere campionati o coppe per lasciare una traccia di bellezza nel regno del pragmatismo e del risultato ad ogni costo.
Il sogno di uno “scudetto storico” (come la Lazio di Maestrelli)
Le similitudini tra Sarri e Maestrelli sono molte, a cominciare dall’ottimo rapporto con i giocatori e il bel gioco delle loro squadre. Ma le analogie potrebbero non fermarsi, visto che il Napoli di Sarri ha tutte le carte in regola per scrivere una pagina di storia simile a quella della Lazio 1974: la vittoria del terzo scudetto, che spezzerebbe il dominio totale della Juventus (all’epoca invece reduce da due scudetti consecutivi). Per realizzare il sogno dei tifosi partenopei (che domenica sera gli hanno dedicato tanti striscioni), il mister darà tutto: “Il pubblico di Napoli –ha detto Sarri- non ha eguali. Entrare in campo e ricevere un attestato di stima così (gli striscioni a lui dedicati, ndr) è più che emozionante. Mi sento in grande debito e l’unico modo che ho è dare il massimo. I ragazzi stanno dando il 101% e più di questo non posso chiedergli”.
“Contratto? Un falso problema”
In questa settimana di sosta del campionato (con gli azzurri tornati a -2 dai bianconeri) potrebbe esserci anche l’incontro col presidente Aurelio De Laurentiis sul fronte contratto. Tuttavia, Sarri lo reputa “un falso problema. Il contratto c’è e bisogna capire se ci sono tutte le condizioni. Spero di poter dare sempre il 100%. Se non sarò in grado di farlo, allora bisognerà fare un passo indietro”. Cosa che il pubblico di Napoli, innamoratissimo del suo allenatore come raramente accaduto, non vuole neanche pensare. Soprattutto se dovesse davvero verificarsi la sospirata “terza riscossa”.