mercoledì, Maggio 15, 2024

Ztl bus turistici a Napoli, rappresentanti delle categorie: “Rivedere subito la misura”

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Gabriella Monaco
Gabriella Monacohttp://www.2anews.it
Redattrice laureata in 'Lettere Moderne'. Appassionata di Scrittura, Arte, Viaggi e Serie tv."

La posizione espressa dai rappresentanti delle categorie coinvolte in relazione all’avvio della misura per l’accesso alla Ztl con tariffe per il transito e la sosta dei bus turistici.

Un provvedimento da rivedere al più presto nell’interesse delle aziende – con le quali “non c’è stata concertazione” – ma soprattutto dei turisti e dello sviluppo di Napoli; un intervento che rischia di mettere in ginocchio il settore. E’ la posizione espressa oggi in un incontro con la stampa dai rappresentanti delle categorie convolte in relazione all’avvio della misura, varata dal Comune in via sperimentale per un anno, per l’accesso alla Ztl con tariffe per il transito e la sosta dei bus turistici.

Sono intervenuti Maurizio Maddaloni (Fiavet Confcommercio), Claudio Carino (Aidit), Amedeo Conte (Sezione Turismo Unione Industriali), Gennaro Lametta (Assoturismo-Confesercenti).

“Da un giorno all’altro arriva una stangata economicamente significativa perché i parcheggi aumenteranno in maniera esponenziale in carenza, peraltro, dei servizi collegati alla prestazione” ha detto Maddaloni.

“Il tutto avviene in maniera improvvisa e non c’è stato un minimo di concertazione con le categorie che pure dovrebbe essere una prassi logica”. Maddaloni ha affermato: “Poniamo una questione economica ma soprattutto di metodo, di tempistica e di prospettiva. Se è vero che dobbiamo attribuire sempre più una funzione turisticamente rilevante alla città vanno adottate misure idonee in questa direzione”.

Napoli, dal 25 marzo sarà attiva la Ztl bus turistici

Il rappresentante Fiavet Campania-Basilicata ha parlato di “provvedimenti estemporanei e scollegati” dando poi lettura – insieme con gli altri partecipanti all’incontro – di documenti del presidente della Commissione comunale Turismo, Luigi Carbone, e di quello della Commissione Mobilità, Gaetano Simeone, “in cui si esprimono perplessità e si propongono modifiche”.

“Chiediamo all’Amministrazione di ripensare l’iniziativa – ha sostenuto Maddaloni – di ‘ritarare’ in maniera più idonea contenuti economici e metodologici applicativi dopo una ripresa di concertazione”.

Ma la tassa, è stato rilevato dai giornalisti, c’è in ogni città del mondo… “C’è in ogni città del mondo ma in ogni città del mondo è supportata da servizi idonei” ha risposto Maddaloni aggiungendo: “I parcheggi idonei sono insufficienti e delocalizzati; quali sono i mezzi di collegamento previsti? In quali termini di sicurezza agiamo a favore dei turisti?”.

Insomma tassa sì ma non in questi termini che devono essere “mitigati e frazionati un un tempo più lungo e a fronte di servizi e di funzioni urbane necessarie concepite insieme”.
Claudio Carino (Aidit) ha evidenziato: “Le norme in generale sono nate per dissuadere il traffico privato cittadino dall’entrare nel centro. Non certo il traffico pubblico collettivo; molti ignorano che questi autobus sono servizio pubblico non di linea. Queste norme sono fatte per incoraggiare il trasporto collettivo”.

“Si è considerata solo una parte, quella di far pagare e si sono individuate le aziende”. A parere di Carino “va rimodulato tutto il discorso della deliberazione vista la finalità ultima che è ecologica e non di fare cassa”.

Le conseguenze sul settore sono state analizzate da Amedeo Conte (Unione Industriali): “Allo stato attuale non possiamo lavorare. Il turismo è fatto di programmazione: non programmare nel turismo vuol dire essere improvvisati. All’estero facciamo una brutta figura. Da un un momento all’altro abbiamo dovuto riorganizzare i giri turistici, rincorrere le soluzioni”.

In ogni caso, ha spiegato Conte, “il problema non è la tassa ma la mancata concertazione. Quello che lede di più è una zona completamente inibita dove i bus non possono proprio accedere: per assurdo per percorrere tutta la città dobbiamo fare il giro di tutta Napoli”.

Anche Gennaro Lametta (Assoturismo Confesercenti) ha rimarcato: “Non siamo stati contrari ad una regolamentazione comunque la si chiami; il problema è la concertazione che non c’è stata”.

“Con l’esperienza che abbiamo maturato possiamo contribuire a rendere più fruibile una Ztl; non contestiamo in generale la misura ma il modus operandi dell’Amministrazione che non è stata capace di organizzare una collaborazione. La nostra risorsa più preziosa è il turista che va coccolata, preservata e tutelata in ogni forma”.

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