Banche venete: il ministro dell’Economia ha affidato alla napoletana Sga il recupero di oltre 17 miliardi di euro di crediti deteriorati.
È arrivata l’attesa svolta per il salvataggio delle ex Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha infatti firmato il decreto che consentirà alla Sga (l’ex bad bank del vecchio Banco di Napoli) la gestione del recupero di oltre 17 miliardi di euro di crediti deteriorati. Il decreto è stato successivamente trasmesso alla Corte dei Conti per l’effettuazione della registrazione definitiva. Il Ministero ha spiegato che i crediti cedibili sono quelli classificati come deteriorati alla data di avvio della liquidazione coatta amministrativa delle due banche venete. “Il perfezionamento della cessione permetterà alla Sga di subentrare nella gestione del portafoglio dei crediti, ottimizzandone le prospettive di recupero, anche attraverso operazioni di ristrutturazione creditizia, a beneficio delle liquidazioni e dello Stato“, fa sapere il Mef in una nota. Il salvataggio dei due istituti di credito veneti è avvenuto cedendo al gruppo Intesa Sanpaolo le attività non finite in liquidazione per la cifra simbolica di un euro. Lo Stato ha sostenuto un onere pari a circa 5 miliardi, mentre la società napoletana controllata del Tesoro (presieduta da Alessandro Rivera e guidata dall’ex responsabile delle strategie del gruppo Unicredit, Marina Natale) ha già recuperato quasi tutti gli oltre 12 miliardi e mezzo di vecchie lire di sofferenze accumulati dal Banco di Napoli fino alla metà degli anni Novanta. I crediti deteriorati delle ex Popolare di Vicenza e Veneto Banca è stato stimato in ben 17,8 miliardi di euro di prestiti, con un valore contabile netto di 9,9 miliardi. L’obiettivo, che può essere raggiunto attraverso una gestione “paziente”, è quello di recuperare quasi per intero tale somma, replicando quanto avvenuto nel recente passato proprio con il Banco di Napoli.