Una bambina di sette anni, colpita da sintomi compatibili con una infezione da tetano, è stata ricoverata in Rianimazione all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. La bimba è stata sottoposta alla profilassi contro il tetano, per cui non è risultata vaccinata.
di Maria Sordino – Una bambina di sette anni, colpita da sintomi compatibili con una infezione da tetano, è ricoverata da sabato pomeriggio in Rianimazione all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, sedata e in prognosi riservata. La conferma arriverà soltanto nei prossimi giorni con l’esito degli esami. La bimba è stata sottoposta alla profilassi contro il tetano, per cui non è risultata vaccinata. Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani. Non si trasmette da persona a persona, ma il rischio di contagio esiste ad esempio ferendosi ed entrando in contatto col terreno contaminato dalle spore del batterio. L’incubazione varia dai 3 ai 21 giorni. I batteri, una volta penetrati nell’organismo, producono una neurotossina in grado di provocare spasmi muscolari. La rigidità del volto e del collo sono infatti i primi sintomi, insieme a febbre, cefalea e irritabilità. L’unica arma per difendersi è la vaccinazione antitetanica, che rientra tra i dieci antidoti classificati come obbligatori per la frequenza scolastica dal decreto Lorenzin. L’antitetanica è obbligatoria dal 1963 e ha l’obbligatorietà più vecchia d’Italia. Negli ultimi anni però, la copertura vaccinale anche per questa malattia è scesa sotto il 95%, considerata la soglia minima per garantire l’immunità di gregge e dunque anche il tetano, che nei bambini sembrava essere una patologia quasi del tutto debellata, sta invece ricomparendo. In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di sanità, ci sono circa 5mila bambini che, ogni anno, non vengono vaccinati contro il tetano. L’attenzione verso questa malattia si era risvegliata già la scorsa estate, in piena polemica sulla legge Lorenzin, dopo che in Sardegna, a Oristano per la precisione, era finito in ospedale un bimbo di 10 anni in gravi condizioni. I sanitari avevano diagnosticato un caso di tetano (che da 30 anni era scomparso sull’isola) sottolineando che il piccolo paziente non era vaccinato.