Bacoli: il sindaco Josi Gerardo Della Ragione critica aspramente gli episodi accaduti su alcuni lidi (con perquisizioni per vietare l’ingresso di bevande e cibo dall’esterno) e annuncia lettere di diffida.
Sta facendo molto discutere quanto denunciato sui social dal sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione, il quale ha evidenziato un malcostume in uso da parte di alcuni stabilimenti balneari della città flegrea.
Sono infatti stati segnalati al primo cittadino bacolese casi di perquisizione ai bagnanti all’ingresso di alcuni lidi, alla ricerca di bibite e cibo che a loro parere non possono entrare dall’esterno: per mangiare o bere bisogna utilizzare il ristorante del lido.
L’ira di Della Ragione è chiaramente espressa con un post su Facebook: “Trovo intollerabile vietare l’ingresso in spiaggia di bottiglie d’acqua. Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso ai lettini di panini preparati da casa. A Bacoli questi scempi devono finire -tuona il sindaco – Sono comportamenti che offendono la nostra terra, la nostra comunità. E che danno il segnale di una convinzione, errata. Sia chiaro.Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti”.
Il sindaco sottolinea inoltre che “continueremo ad accogliere a braccia parte tutti coloro che vogliono investire nella nostra città, rispettando il paradiso in cui si trovano. Poi esiste chi pensa di aver comprato, con quattro soldi, la sabbia. Poi esiste chi tratta i lavoratori come schiavi. Chi li umilia, chi li sottopaga. Poi esiste chi incassa, senza pagare i tributi locali. E chi è giunto al punto da sentirsi proprietario. Tanto da arrogarsi il diritto di vietare l’ingresso in spiaggia di una bottiglia d’acqua. Con tanto di perquisizioni all’ingresso. È paradossale. Questa categoria di prenditori di beni pubblici non è gradita a Bacoli”.
Il primo cittadino bacolese ha inoltre fatto sapere che seguiranno azioni legali verso i gestori degli stabilimenti che intendono proseguire con i controlli: “Stiamo inviando lettere di diffida, affinché la si smetta con queste pratiche intollerabili. I beni demaniali sono beni di tutti. Gestirli, deve rappresentare un grande onore. È finita l’epoca dei prenditori, nel nostro paese. È finita un’epoca nefasta. Basta. Voltiamo pagina. Un passo alla volta”.