In un angolo elegante e cosmopolita di Santiago del Cile, tra le colline affacciate sulla Cordigliera e le luci del Barrio El Golf, l’odore della vera pizza napoletana ha preso dimora. È qui che Francesco Vannucci, imprenditore dal cuore fiorentino e dall’anima partenopea, ha acceso i forni della sua fortunata catena di pizzerie “Brunapoli”, portando in alto il vessillo fragrante del disco di pasta più amato al mondo.
La sua storia ha il sapore deciso delle svolte coraggiose: ex direttore commerciale della Pirelli con base a Dubai, Vannucci ha lasciato il mondo dell’industria per seguire un sogno che profumava di vino e farina. Dopo essersi immerso nell’universo enologico, è approdato nel 2012 in Cile, dove, affascinato dalla vitalità di Santiago e dal calore latino, ha avuto l’intuizione folgorante di esportare la tradizione verace della pizza napoletana.
Nasce così “Brunapoli”, oggi un nome che a Santiago fa rima con qualità e autenticità: tre locali già affermati, uno in apertura, e una brigata di 15 pizzaioli che ogni giorno plasmano impasti, infornano margherite fumanti e servono antipasti della tradizione partenopea come arancini dorati, crocchè croccanti e deliziosi straccetti di pasta cresciuta alla Nutella, veri peccati di gola.
Il nome stesso, “Brunapoli”, è un omaggio affettuoso alle radici familiari: Bruna Poli, la nonna panettiera, e Napoli, capitale mondiale della pizza. Un’unione simbolica che racchiude passione, memoria e identità. Ma non si tratta solo di folklore: Vannucci ha intrapreso un percorso di rigore gastronomico, aderendo all’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) e seguendo un corso di perfezionamento con il celebre maestro pizzaiolo Enzo Coccia. Da qui, la scelta di farine selezionate di grande qualità come quelle del Molino Polselli di Arce, pomodori San Marzano, fiordilatte campano e basilico profumato: una sinfonia di sapori che conquista tanto i cileni quanto i turisti brasiliani e argentini in cerca di autentiche emozioni italiane.
Nel menù, regina incontrastata è la pizza Margherita, semplice solo in apparenza, sublime nella sua armonia. A farle compagnia, una carta vini che spazia dai rossi corposi della Toscana ai bianchi minerali del Friuli, senza trascurare le eccellenze cilene, che Francesco seleziona personalmente con occhio da esperto. E per gli amanti del luppolo, non mancano birre italiane che sposano perfettamente le sfumature dell’impasto.
La pizzeria di punta, situata in una delle zone più esclusive della capitale cilena, è ormai un punto di riferimento non solo per i gourmet locali, ma anche per celebrità e clientela internazionale, attratta da un luogo dove si respira Napoli e si gusta l’Italia. Con un fatturato in costante crescita e uno sguardo sempre proiettato al futuro, Francesco Vannucci è oggi il simbolo di una nuova frontiera della pizza: quella che sa attraversare gli oceani senza perdere un grammo della sua identità.