GLI OZI DI ERCOLE – CORPO MITICO: un fortunato festival tra mito, corpo e scena che quest’anno si è svolto nella Antica Spiaggia del Parco Archeologico di Ercolano nei giorni 11, 12 e 13 settembre.
Grande attesa per un appuntamento divenuto ormai consuetudine per il Parco Archeologico di Ercolano: Gli Ozi di Ercole, la rassegna culturale che ogni fine estate anima questo importantissimo sito archeologico attraverso interessanti e stimolanti conversazioni, seguite spesso da gradevoli spettacoli anche di musica, intrecciando la memoria dell’affascinante mondo classico con i linguaggi del contemporaneo, attraverso digressioni sempre molto avvincenti e coinvolgenti, registrando un successo tale da far registrare sempre il “sold out” ad ogni serata.
Questa quinta edizione, intitolata non a caso “Corpo mitico”, è sostanzialmente un viaggio affascinante, tra archetipi immortali e pulsioni terrene, tra parole antiche e visioni contemporanee, tra miti celebri e ricostruzioni semplici. Il mito come corpo e il corpo nel mito: questa la doppia direzione che guida la rassegna.
Il mito come corpus vivo di racconti, simboli e memorie che attraversano i secoli, e il corpo nel mito, spazio di passioni, trasformazioni, desideri ed eccessi. Una dialettica incarnata da Ercole, figura cardine e nume tutelare della città che da lui prende il nome: eroe furente e gaudente, disciplinato e smodato, tragico e comico. Non solo l’Ercole delle imprese leggendarie, ma anche l’eroe che ama il vino, il cibo, il riposo, perfetto emblema della commedia attica, una delle forme teatrali più belle dell’antica Grecia ma soprattutto metafora potente del corpo come luogo del mito. La novità più bella e inaspettata di quest’anno è senza dubbio la scelta della spiaggia dell’antica Herculaneum come nuova e suggestiva cornice della rassegna. Un luogo unico e significativo, affacciato su quel mare che un tempo lambiva la città e che oggi, tra pietra vulcanica e luci, accoglie visitatori, nuove forme di pensiero e arte. In questo scenario suggestivo si snodano tre giornate di incontri, con la partecipazione di studiose e studiosi di rilievo nazionale, chiamati a confrontarsi con miti-chiave e paesaggi simbolici dell’immaginario antico; due incontri su tre saranno coronati dalla musica, in quanto la giornata del 12 sarà occupata interamente da discorsi con il contrappunto di letture sceniche. Alle parole si affiancano letture sceniche affidate a interpreti di primo piano del teatro e del cinema italiani, per restituire voce e presenza ai racconti mitici. Il funzionario delegato alla Direzione del Parco
Francesco Sirano dichiara: “Con Gli Ozi di Ercole confermiamo la vocazione del Parco Archeologico di Ercolano a essere non solo luogo di conservazione e ricerca, ma anche laboratorio vivo, aperto al dialogo tra passato e presente. La scelta della Antica spiaggia come nuova cornice della rassegna vuole restituire al pubblico un contatto diretto con l’elemento naturale che ha sempre caratterizzato la città: il mare, fonte di vita, scambio e immaginario. Questa edizione, dedicata al tema del ‘Corpo mitico’, mette in relazione archetipi millenari con sensibilità contemporanee. Il mito non è solo memoria del passato, ma linguaggio universale che continua a interrogarci sul senso del vivere, sulle passioni, sui desideri e sulle contraddizioni che abitano il corpo e la mente umana. Sirano conclude: “La rassegna nasce con l’intento di coniugare rigore scientifico e divulgazione culturale, in una formula che intreccia studi accademici, teatro, musica e poesia. È un invito a lasciarsi trasportare dalla potenza evocativa dei racconti antichi, riscoprendo Ercole non solo come eroe delle fatiche, ma come figura complessa e profondamente umana”.
“Ogni mito si presta a un riuso infinito. – interviene Gennaro Carillo, Direttore artistico – Ciascuna epoca se ne appropria e lo modifica, imprimendogli lo spirito del tempo. Gli Ozi di quest’anno riflettono sulle riscritture del mito, sulle sue risonanze contemporanee. Si prenda il tema del corpo e delle sue metamorfosi. Lo si può e lo si deve affrontare, certo, a partire dal mondo classico, tra Omero e Ovidio. Ma non si può negare che è un tema del presente: si pensi all’ossessione per la chirurgia estetica, ai suoi miracoli e ai suoi guasti, al desiderio umanissimo di prolungare la giovinezza oltre il tempo consentito. E si pensi al mare, da sempre risorsa narrativa formidabile, alle tempeste, ai naufragi: la memoria corre subito a Odisseo, al suo nostos verso Itaca, ma non si possono dimenticare i naufragi contemporanei, i troppi morti annegati nel Mediterraneo. L’Antica Spiaggia di Ercolano testimonia tutta l’ambivalenza del mare: salvifico e al tempo stesso mortifero.
Con particolare orgoglio, l’edizione di quest’anno si segnala per il coinvolgimento di tre protagoniste della scena italiana – teatrale e cinematografica – come Imma Villa, Sonia Bergamasco e Federica Fracassi (in duo con Vittorio Lingiardi, in uno spettacolo, Corpo, umano, del tutto inedito per Napoli e per il Sud)”.
Gli Ozi di Ercole è un progetto che intreccia ricerca e divulgazione, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico-archeologico attraverso la forza viva dell’arte, della parola e della musica. Un’occasione unica per riflettere, emozionarsi e lasciarsi sorprendere dalla potenza evocativa del mito, grazie all’impegno vivo e costante del delegato alla Direzione del Parco Francesco Sirano che, già da direttore del Parco di Ercolano – incarico che adesso ricopre meritatamente e con grande orgoglio per la città di Napoli al MANN Museo Archeologico di Napoli – ha portato lo stesso ad un lusinghiero livello sia per l’apporto tecnico-archeologico che per l’eccezionale afflusso di turisti che ogni anno visitano uno dei più importanti e affascinanti siti archeologici al mondo, un motivo di grande orgoglio per l’ Italia e per la nostra bellissima regione.
