Test Medicina 2019: dai documenti falsificati alle domande non previste, passando per la triste abitudine a copiare, boom di proteste solo nella prima giornata.
Test Medicina 2019 | Studenti con documenti falsificati, altri che copiavano; domande non previste dal programma dei test. La denuncia arriva da Consulcesi, network legale nella tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo, secondo il quale sono gia’ centinaia le segnalazioni raccolte sul portale www.numerochiuso.info, alla prima giornata d’avvio dei test per l’accesso alle facolta’ a numero chiuso. “C’era da aspettarselo, ma non nelle proporzioni gigantesche che vediamo in queste ore – spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – Come ogni anno, test di Medicina e irregolarita’ sono quasi sinonimi, eppure mai come oggi si sono verificate tante e gravi irregolarita’. E’ da tempo che sosteniamo che anche a fronte dell’aumento, previsto per il test di quest’anno, di 11.789 posti, parliamo ancora di numeri troppo esigui per garantire al nostro Paese un Servizio sanitario nazionale di livello, senza carenze di personale e con medici preparati. Il problema sta alla base: e’ il sistema ad essere sbagliato e negli anni ha dimostrato gravi lacune, confermando la sua inadeguatezza nel selezionare i medici del domani. A conti fatti, a decidere ogni anno chi deve entrare nelle Facolta’ di Medicina sono i ricorsi, non il numero chiuso. Ogni anno e’ la stessa storia: da errori nei quesiti somministrati alla violazione della segretezza dei test e dell’anonimato dei candidati, dalla disposizione irregolare delle postazioni all’utilizzo di smartphone in aula. Per non parlare di quei ‘furbetti’ che si sono muniti di auricolari-spia per barare al concorso e farsi suggerire le risposte giuste”.
Un problema che riguarda tutte le città
Per dimostrarlo, quest’anno Consulcesi sostiene di aver inviato decine di consulenti nelle universita’ di Roma, Napoli, Milano, Firenze, Ferrara, L’Aquila, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Pescara, Palermo, Pavia, Pisa e Torino. Questi avrebbero parlato direttamente con i candidati e hanno chiesto loro se avessero riscontrato delle irregolarita’. La risposta sarebbe stata affermativa nella stragrande maggioranza dei casi. Tant’e’ che, al momento, sarebbe previsto un aumento di circa il 30% di nuovi ricorsi rispetto all’anno scorso.