lunedì, Ottobre 14, 2024

Stangata Tari a Napoli, aumenti dal 13 al 22%: Manfredi incolpa de Magistris

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Arriva la tanto temuta batosta sulla tariffa Tari a Napoli, che aumenta del 13% per le utenze domestiche e del 22,5% per tutte le categorie di utenze non domestiche. Il sindaco se la prende con la precedente gestione di Palazzo San Giacomo.

La tariffa Tari registrerà un aumento del 13 per cento per le utenze domestiche e del 22,5 per cento in media per tutte le categorie di utenze non domestiche. E’ quanto si legge nella relazione dell’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta, in merito all’incremento della tariffa, ieri oggetto di discussione in Consiglio comunale. La relazione evidenzia tuttavia che per il 97 per cento delle utenze domestiche l’aggravio si attesterà al 10,6 per cento.

Baretta ha evidenziato che “l’incremento della tariffa per le utenze domestiche è ridimensionato rispetto ai timori emersi nei giorni scorsi” ed ha posto l’accento sulla consapevolezza dell’amministrazione “che l’incremento grava tutto insieme sui contribuenti motivo per cui riteniamo necessario e giusto adottare politiche di attenuazione dell’impatto sui cittadini attraverso una maggiore rateizzazione rispetto a quella normalmente adottata, modificando il regolamento di gestione della Tari”.

In quest’ottica, Baretta ha spiegato che nel bilancio di previsione, che la Giunta ha approvato nei giorni scorsi e che andrà in aula nelle prossime settimane, è stato istituito un fondo di 6,5 milioni di euro da destinare all’erogazione di un contributo economico forfettario “finalizzato a compensare parzialmente le famiglie delle maggiori spese energetiche”.

L’erogazione del bonus energetico sarà effettuata utilizzando gli elenchi Tari e avverrà in concomitanza del saldo Tari. Tariffa Tari che nelle intenzioni e negli obiettivi dell’amministrazione non aumenterà ulteriormente nel 2024 e dal 2025 potrà gradualmente diminuire adottando provvedimenti quali: il recupero dell’evasione, l’iscrizione automatica e anticipata al servizio Tari in caso di nuova residenza o trasferimento; incremento della differenziata il cui obiettivo è il 41 per cento nel 2023 e il 60 per cento nel 2025; la realizzazione di impianti di smaltimento.

“In passato se si fosse agito con verità non avremmo trovato una città con 5 miliardi di debiti, ma in equilibrio finanziario. Questo è un aggiornamento obbligatorio per legge che andava fatto nel 2020 ma la precedente amministrazione non aveva aggiornato le tariffe”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha commentato la notizia. “Nel 2020 – ha proseguito – la base imponibile comunicata dal Comune era gonfiata con cittadini defunti o aziende cessate. Gonfiando la base imponibile, in passato si è riuscito a mantenere la tariffa bassa. Il Comune ha dovuto ridurre la base imponibile a causa di una diffida di eliminare l’utenza fittizia”.

“Sulle famiglie – ha concluso il primo cittadino – l’aumento della tariffa Tari non peserà perché daremo un bonus che compenserà gli aumenti e dunque con risorse di bilancio garantiremo la compensazione”.

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