domenica, Dicembre 14, 2025

Successo per lo spettacolo “Anna Insana Passio” al Palazzo Donn’Anna

Presentata al Palazzo Donn’Anna la nuova Stagione Concertistica e Culturale 2025 – 2026 della Fondazione Pietà de Turchini, con uno spettacolo molto suggestivo sulla vita di Anna Carafa.

Con lo spettacolo inaugurale – Anna Insana Passio – messo in scena sabato 25 ottobre al Palazzo Donn’Anna di Posillipo, la Fondazione Pietà de’ Turchini, ha inaugurato la 28esima Stagione Concertistica e Culturale 2025-2026 dal titolo emblematico “Oltre”.

Inserito nell’ambito delle celebrazioni di Napoli 2500 del Comune di Napoli, con la preziosa direzione Artistica di Laura Valente, lo spettacolo (ad ingresso libero) ha riscosso un grande e lusinghiero successo, grazie ad una perfetta e abile organizzazione e alla convincente partecipazione di tutti gli artisti, musicisti, danzatrice e attrice, che hanno dato vita ad un’emozionante e coinvolgente rappresentazione di grande impatto emotivo, ma procediamo per ordine, iniziando proprio dal titolo, che non è solo un titolo, ma piuttosto un orizzonte tematico come afferma Federica Castaldo, presidente e direttrice artistica della Fondazione, e cioè quello di disegnare uno scenario libero da categorie precostituite, non definito da vincoli di genere o repertorio ma anche il bisogno metaforico di aprirsi un varco, grazie alla musica, in direzione di nuove armonie possibili, oltre l’indicibile e indecifrabile caos del presente.

Successo per lo spettacolo "Anna Insana Passio" al Palazzo Donn'Anna

Con Anna. Insana Passio, concepito, diretto e curato dalla violinista Margherita Pupulin, si è voluto dare voce ad una delle nobildonne più celebri e chiacchierate della prima metà del Seicento: Donna Anna Carafa della Stadera, l’unica Viceregina di Napoli, dal 1637 al 1644, anno della sua morte.

Moglie del viceré Ramino Felipe Nunez Guzmàn, duca di Medina (da cui deriva il nome omonimo di questa strada di Napoli, di cui fu l’artefice) Anna Carafa è senza dubbio una delle eroine più famose, enigmatiche e sfortunate di Napoli, divenuta leggenda non solo per sue innumerevoli passioni segrete, esagerate e disinibite, ma anche per il suo palazzo incompiuto e passato alla storia come Palazzo Donn’Anna: forse qualche turista poco distratto è convinto non solo che si possa visitare, ma che sia nato proprio così, come uno dei tanti monumenti presenti a Napoli. Noi sappiamo benissimo che non è così, e con lo spettacolo inaugurale della Fondazione Pietà de Turchini, la storia del Palazzo Donn’Anna e quindi di Anna Carafa, ha assunto contorni di grande suggestione, grazie alla bravura dell’attrice Chiara Vitiello che ha interpretato ed incarnato con grande professionalità, le angosce, i timori, le visioni e una velata pseduo-pazzia, della nostra sfortunata protagonista Anna Carafa.

Successo per lo spettacolo "Anna Insana Passio" al Palazzo Donn'Anna

La Sirena, invece, unica presenza reale e visiva dello spettacolo, ha preso forma nella danza contemporanea di Marta Ciappina, una delle più originali e intense coreografe della scena europea che, insieme alla Vitiello, ha dato volto ed espressione ad una visionaria e seducente Donna Anna. L’autrice, Margherita Pupulin, già nota alla Fondazione della Pietà de’ Turchini, oltre ad essere una delle più talentuose soliste dei Talenti Vulcanici (ensemble ufficiale della Fondazione) è presente anche in celebri formazioni internazionali in qualità di drammaturga e regista. Con i Talenti Vulcanici Margherita Pupulin ha intrecciato abilmente la scrittura visionaria di musicisti come Gesualdo, Trabaci, Monteverdi, Falconieri con le interessanti tessiture elettroniche di Fernando Manassero.

E veniamo adesso al nuovo programma 2025/2026, che si svolgerà dal 25 ottobre 2025 al 15 maggio 2026 e comprenderà: 14 concerti, 3 nuove produzioni discografiche, nuove partnership internazionali (a cominciare dal progetto Rotte Barocche). E già da questo ultimo scorcio del 2025, diverse novità in ambito formativo: come l’attivazione di un Corso per formatori del metodo Suzuki. Tra i nuovi ospiti alcune eccellenze di fama internazionale: i clavicembalisti Christophe Rousset e Béatrice Martin, la violinista Amandine Beyer, Jorge Losana con l’ensemble Cantoría, il clavicembalista e organista Lorenzo Ghielmi insieme alla figlia Maddalena al violino, Enrico Gatti con l’Ensemble Aurora.

Per le arti performative spiccano la coreografa Marta Ciappina e il compositore per strumenti elettronici Fernando Manassero. Ospiti d’eccezione l’Orchestra Theresia diretta da Lorenzo Coppola e l’Ensemble Aurora di Enrico Gatti con Eugenio Della Chiara. Debutta a Napoli l’ensemble vocale spagnolo Cantoría, tra le migliori formazioni europee, mentre tornano artisti come Lorenzo e Maddalena Ghielmi, padre e figlia, organista e clavicembalista lui, violinista lei.

Tra i nuovi sodalizi di respiro internazionale il progetto Rotte Barocche porta a Napoli Béatrice Martin, raffinata interprete francese, per un tributo a Scarlatti nell’anno delle sue celebrazioni e al compositore José António Carlos Vaz de Seixas, suo erede portoghese. L’ iniziativa sugella l’avvio di una collaborazione inedita con la Fondazione Gaudium Magnum e il Museo Nazionale di Musica di Lisbona e nasce con l’obiettivo di valorizzare e diffondere il patrimonio musicale portoghese, omaggiando l’influenza di Domenico Scarlatti alla corte di Don João V. Rotte Barocche crea un ponte tra Napoli e Lisbona, e fa tappa in entrambe le città, con concerti, conferenze e momenti di incontro.

È inoltre prevista l’incisione del programma per l’etichetta Turchini Records, che sarà prodotta in Portogallo e diffusa a partire dalla primavera 2026, insieme ad altre due uscite discografiche. Confermati e riproposti gli attesissimi Cantieri 2025, 3 giorni di confronto e approfondimento su prassi esecutiva e ricerca musicologica, ponendo in dialogo “pratici” e “teorici”, giunti alla loro 3ª edizione, che quest’anno dedicheranno un focus anche a Scarlatti. Infine, torna l’appuntamento con la Masterclass di Canto Barocco a cura di Sara Mingardo, che culmina in un concerto degli allievi, con la supervisione di Pierfrancesco Borrelli al clavicembalo.

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