venerdì, Aprile 19, 2024

Stati Generali, Conte: “Reinventiamo l’Italia. Sì a scostamento di bilancio, ipotesi taglio Iva”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a tutto campo fa il bilancio in prospettiva della 10 giorni di incontri a Villa Pamphili.

Allo studio del Governo una rivisitazione al ribasso delle aliquote IVA, insieme all’ipotesi di ulteriore scostamento di bilancio ci sarà. Con il piano rilancio che diventa l’orizzonte dell’azione di governo, quest’ultimo addirittura “rafforzato” dagli Stati generali. Dopo dieci giorni di incontri con oltre 120 soggetti tra imprese, sindacati e associazioni, Giuseppe Conte non lascia spazio a opacità e in quaranta minuti di conferenza stampa tocca tutti i temi politici ed economici più caldi nel pieno della ripartenza post Covid-19.

Partendo da un assunto non proprio incoraggiante: i consumi non stanno ripartendo, manca ancora la fiducia. L’idea, allora, è quella di far ripartire subito la miccia del Pil, magari partendo proprio dal taglio dell’Iva: “E’ una delle misure allo studio, ma ancora non abbiamo preso decisioni, è costosa”, dice il premier. “Questa settimana sarà decisiva per una prospettiva del genere”. Nei prossimi sette giorni potrebbe arrivare anche il Dl Semplificazioni, altro tassello importante per la nostra ripresa insieme allo sblocco dei cantieri e alla sforbiciata del cuneo fiscale, giudicata da Conte la “direzione giusta che dobbiamo perseguire”.

Dal canto suo, l’inquilino di palazzo Chigi parla degli Stati generali come di lavori “intensi”, dove il governo si è sempre aperto alla società civile e mai chiuso. Parlare di passerelle è stato sbagliato e, anzi, l’intero esecutivo è uscito galvanizzato “da questo dialogo”. Sì, ma qual è il risultato concreto? Conte, citando lo scrittore Baricco, spiega con nettezza di avere realizzato come il Piano Rilancio non può essere “una raccolta di riforme”, perché dobbiamo “reinventare il Paese che vogliamo”. Con tre direttrici: modernizzare, avviare la transizione energetica e disegnare un’Italia più inclusiva. Anche perchè il documento, che sarà definitivo entro fine mese, traccerà la linea di tutta la legislatura e da lì si andrà a ricavare il Recovery Plan, da presentare a settembre all’Ue per ottenere i fondi comunitari.

Insomma, è un momento critico e sbagliare ora potrebbe voler dire sprofondare a livello economico. Per questo motivo lo scostamento di bilancio è ormai più di una possibilità: “Abbiamo già valutato l’opportunità di intervenire perchè sappiamo che le misure non possono reggere l’impatto di questo annus horribilis”. E ancora: si punta sui pagamenti digitali per colmare il digital divide evidente in questi mesi, mentre per quanto riguarda il rapporto con Confindustria l’impressione è che ci sarà da divertirsi: “La dialettica non mi spaventa affatto”, dice Conte ai cronisti, ribadendo come “il governo deve farsi carico non solo degli interessi di una determinata categoria ma di tutto il Paese”.

Sul fronte interno, dal capo di governo arriva anche una carezza al Pd: “E’ una forza affidabile il clima in maggioranza è costruttivo”. Lo si potrà vedere subito, perché nei prossimi giorni arriverà la decisione su Autostrade: “Sul mio tavolo non c’è una proposta accettabile da Aspi, ci avviamo verso una soluzione obbligata”, è la frase che fa presagire la revoca delle concessioni.

In questi scenario magmatico rimane aperto il fronte del dialogo con le opposizioni, ultimamente quasi azzerato. Il premier si è infatti detto pronto a vedere le forze del centrodestra “separatamente” già la prossima settimana, con la Lega che subito rintuzza: “Il governo convochi la coalizione. Se le intenzioni di Conte saranno finalmente serie, il centrodestra si presenterà insieme come avvenuto in passato”.

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