venerdì, Aprile 26, 2024

Giornata della Disabilità a “Una radio per un aiuto”

- Advertisement -

Notizie più lette

Redazione
Redazionehttp://www.2anews.it
2Anews è un magazine online di informazione Alternativa e Autonoma, di promozione sociale attivo sull’intero territorio campano e nazionale. Ideato e curato da Antonella Amato, giornalista professionista. Il magazine è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n.67 del 20/12/2016.

La Giornata della Disabilità è uno dei temi trattati nella scorsa puntata a “Una radio per un aiuto”.

Gli altri argomenti sono stati: Petizione per i diritti dei Caregiver, Giornata Mondiale contro l’AIDS, concerto di solidarietà per il piccolo Denis, Ass. Leidaa, poesia vincitrice Mini-Concorso, presentaz. libro di Maria Pia Romano “Dimmi a che serve restare”, Vivi la Vita Onlus (evento), solidarietà per LILT Genova, Corso per non vedenti sull’uso delle tecnologie, mostra opere di Santina Portelli, Cena benefica per ragazza affetta da MCS. 

dora-1di Dora Millaci – La Giornata della Disabilità, per chi non lo sapesse, è stata istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.

Inoltre dal luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.

Ogni anno la giornata ha una tematica particolare e per il 2016 è stato scelto il raggiungimento dei 17 Obiettivi per il futuro che vogliamo, i cosiddetti Global Goals for Sustainable Development da raggiungere entro il 2030. L’iniziativa è stata lanciata e promossa dall’ONU nel settembre del 2015 per promuovere lo sviluppo internazionale in modo sostenibile e trasformare il nostro mondo.

Vediamo quali sono:

1. Lotta alla povertà;
2. Lotta alla fame;
3.Promozione della salute e benessere per tutti e tutte le età;
4. Accesso ad un’istruzione di qualità;
5. Parità di genere attraverso l’emancipazione delle donne e delle ragazze;
6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari… Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienico-sanitari;
7. Energia rinnovabile e accessibile… Assicurare la disponibilità di servizi energetici accessibili, affidabili, sostenibili e moderni per tutti;
8. Promozione dell’occupazione e di una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, per tutti;
9. Promozione dell’innovazione e delle infrastrutture;
10. Riduzione delle diseguaglianze all’interno e tra i Paesi;
11. promozione di città e comunità sostenibili;
12. Utilizzo responsabile delle risorse;
13. Lotta al cambiamento climatico;
14. Utilizzo sostenibile del mare;
15. Utilizzo sostenibile della terra;
16. Promozione di Pace e giustizia;
17. Partnership per lo sviluppo sostenibile.

disabilità
disabilità

Naturalmente gli obiettivi di cui sopra, sono da visualizzare in chiave riconducibile alle persone con disabilità. Portavoce di quest’anno e volto di questa giornata sarà Karni Liddell, campionessa paraolimpica di nuoto.

Secondo gli ultimi dati Istat in Italia vivono quasi tre milioni di disabili, con una concentrazione maggiore nelle isole. Il problema principale rientra nella capacità di movimento, a seguire c’è la difficoltà nella comunicazione e nei sensi (vedere e sentire).

Di questi 400 mila hanno limitazioni nelle azioni della vita quotidiana. In questa giornata tantissimi saranno gli eventi, le iniziative e i convegni gratuiti che si svolgeranno in tutta Italia e non solo, grazie alle varie associazioni che seguono i disabili e i malati gravi e gravissimi.

FAMILY CAREGIVER e la petizione per il riconoscimento dei loro diritti

Caregiver termine anglosassone che è entrato ormai nell’uso comune e indica “colui che si prende cura” e si riferisce naturalmente a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile. Sono in genere donne (74%), di cui il 31% di età inferiore a 45 anni, il 38% di età compresa tra 46 e 60, il 18% tra 61 e 70 e ben il 13% oltre i 70.

Spesso il carico assistenziale all’interno della famiglia, è gestito da un’unica persona in quanto gli altri membri gradatamente abbandonano il peso dell’assistenza e delegando sempre più ad un solo membro della famiglia. Oppure non ci sono altre persone a cui delegare.

Il familiare (Caregiver), rischia così di essere isolato e di isolarsi emotivamente e socialmente dalla vita pubblica e privata, tanto che delle volte, si può arrivare fino ad una vera e propria crisi psichica.

In Italia a differenza di altri paesi europei e dell’America, non sono riconosciuti i diritti e le tutele dello Status di Caregiver Familiare, per questo motivo è stata  preparata una petizione dal Coordinamento Nazionale delle Famiglie disabili Gravi e Gravissimi.

Che cosa viene chiesto?

Intanto che lo Stato Italiano applichi ciò che è  sancito nella nostra Costituzione attuale, ossia la presa in carico della persona con disabilità dalla sua nascita alla sua morte, trattandola sin da subito come un cittadino a tutti gli effetti e quindi garantendone la piena assistenza all’interno del proprio nucleo familiare e sociale, rispettando il contesto UNICO di quella UNICA persona, non costruendogli un mondo a parte, ben distante da quello degli “altri”!

Si chiede che venga riconosciuta la “copertura di contributi figurativi, equiparati almeno a quelli da lavoro domestico, a carico dello Stato per il periodo di lavoro di assistenza e cura effettivamente svolto in costanza di convivenza, a decorrere dal momento del riconoscimento di handicap grave del familiare assistito. Tali contributi si sommano a quelli eventualmente già versati per attività lavorative, al fine di consentire l’accesso al pensionamento anticipato al maturare dei trenta anni di contributi totali”

Inoltre viene richiesta la tutela del lavoro e del reddito: “Il caregiver familiare è equiparato ai soggetti beneficiari della legge 12 marzo 1999, n. 68, ai fini del riconoscimento del diritto al lavoro. Tale diritto deve essere garantito, su richiesta del lavoratore caregiver, anche utilizzando la modalità del telelavoro, con l’obbligo per il datore di lavoro di consentire il passaggio a mansioni che si prestino a tale modalità.

Questi sono alcuni punti esplicitati nella petizione illustrata al Senato.

Per avere maggiori informazioni in merito si possono visitare questi siti:

http://www.famigliedisabili.org oppure http://www.caregiverfamiliare.it

Per ascoltare gli altri temi trattati nella puntata, collegarsi al link: http://www.spreaker.com/user/dora

- Advertisement -
- Advertisement -
- Advertisement -

Ultime Notizie