Grande successo per la finale e la consegna di premi legati alla rassegna “Panteatro”, kermesse teatrale ideata e diretta con appassionata dedizione da Antonio Diana. Una serata che non è stata solo un momento di premiazione, ma un vero e proprio atto d’amore per il teatro e per chi ne fa il motore instancabile di riflessione e bellezza. A conquistare il titolo di Miglior Spettacolo e il premio produzione di 500 euro è stato “Rumore Bianco”, scritto e interpretato da Danilo Napoli, con la regia intensa e vibrante di Yari Gallucci.
Un’opera che scuote, attraversa i nervi scoperti del nostro tempo, e denuncia senza retorica le ferite dell’omofobia, della transfobia e delle mille forme di emarginazione che ancora oggi dettano legge nei rapporti umani. Napoli, con la sua scrittura cruda e poetica al tempo stesso, si fa corpo e voce di un grido collettivo, mentre Gallucci cesella la regia in un equilibrio tra rabbia e silenzio, tra denuncia e tenerezza. Ma se “Rumore Bianco” ha colpito dritto al cuore, “Inquilini” di Filippo Stasi, autore e regista, ha conquistato ogni ambito del giudizio artistico.
Un’opera stratificata, enigmatica, capace di evocare con forza la claustrofobia pandemica che ci ha marchiati negli ultimi anni. Non un semplice testo, ma una trappola drammaturgica che avvolge lo spettatore in un labirinto di allusioni, silenzi e sospensioni emotive. A “Inquilini” è andata una vera pioggia di riconoscimenti: miglior regia, miglior testo, miglior messinscena e il Premio “Madreartino”, che garantirà alla compagnia repliche a cachet nella prossima stagione del Teatro Madrearte. Dallo stesso spettacolo emerge anche il miglior attore, Mattia D’Angelo, intenso e vibrante nel restituire le ambiguità del suo personaggio. Mentre la miglior attrice è Soledad Agresti, interprete profonda ne “Il sogno di Moneva”, capace di dare corpo e anima al confine tra sogno e dolore.
A lei si affianca Laura Di Falco, protagonista di “Relazioni scomode”, spettacolo vincitore del Premio della Giuria Popolare, a testimonianza di come la sua interpretazione abbia saputo toccare anche il cuore degli spettatori comuni, oltre che quello della critica. A rendere ancor più solenne la cerimonia, la presenza delle istituzioni: Franco Gaudieri, sindaco di Villaricca, Giovanni Granata, vicesindaco, e Teresa De Rosa, presidente della Pro Loco, che hanno sottolineato con i loro interventi il valore culturale e sociale del progetto “Panteatro”, sostenuto con convinzione dal Comune e dalla Città Metropolitana di Napoli.
Un’occasione dalle grandi prerogative, quella vissuta a Villaricca, che si è incastonata nel gran finale per l’ omaggio, a un nome leggendario della canzone napoletana come Sergio Bruni. Inserita nel cartellone metropolitano per l’indimenticabile cantore di una Napoli senza tempo, la serata con i riconoscimenti di “Panteatro” è coincisa con il concerto di Ciro Sciallo e Valentina Stella, ospitato nell’anfiteatro della villa comunale di Villaricca, a suggello di un percorso artistico che ha voluto intrecciare generi, epoche e sensibilità.
Il “Panteatro”, con il suo spirito giovane e la sua tensione verso l’impegno civile, si conferma così come una delle manifestazioni teatrali più vitali del territorio campano. Una serata, quella della premiazione, in cui la parola ha brillato, il gesto ha inciso e il teatro – ancora una volta – ha saputo farsi specchio e voce della nostra umanità.