giovedì, Luglio 10, 2025

Reddito di cittadinanza, le date del pagamento di gennaio 2021: ecco chi rischia la sospensione

Prevista a breve l’erogazione del reddito di cittadinanza per gennaio 2021, ma non tutti potranno percepire la mensilità: ecco chi rischia e come fare per rimediare.

I pagamenti per il mese di gennaio del reddito di cittadinanza saranno erogati dal 15 e dal 27 del mese. Chi riceve il RdC per la prima volta, o deve incassare la prima rata del rinnovo, riceverà il sostegno economico a partire dal 15 gennaio 2021. A chi, invece, ha già ricevuto altre rate del reddito di sussistenza spetterà a partire dal 27 gennaio 2021.

Se per questo mese, la ricarica sulla tessera sarà automatica, per continuare a percepire il RdC (così come gli altri bonus e prestazioni assistenziali previsti per il 2021) è obbligatorio rinnovare l’ISEE entro il 31 gennaio 2021. Le dichiarazioni ISEE presentate all’INPS a gennaio saranno valide fino al 31 dicembre 2021. Pena la sospensione per il mese di febbraio e fino a quando non si provvederà a regolarizzare la posizione con la presentazione della nuova dichiarazione.

Il RdC sarà sospeso anche per quei cittadini che hanno ricevuto il primo accredito a luglio 2019 e, quindi, che nel mese corrente devono fare richiesta per il rinnovo avendo terminato le prime 18 mensilità.

Cos’è il reddito di cittadinanza?

Se si è momentaneamente in difficoltà, il Reddito di cittadinanza aiuta a formare e a trovare lavoro permettendo ai cittadini così di integrare il reddito della propria famiglia. Il Reddito di cittadinanza ha inoltre l’obiettivo di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, aumentare l’occupazione e contrastare la povertà e le disuguaglianze.

Quali requisiti è necessario avere?

Il Reddito di cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari in possesso cumulativamente, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, dei seguenti requisiti.

Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno

Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne in una delle seguenti condizioni:

  • italiano o dell’Unione Europea;
  • cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso.
  • cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario – come individuato dall’articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30
  • titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • titolare di protezione internazionale;
    È, inoltre, necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

Requisiti economici

Il nucleo familiare deve essere in possesso di:

un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza).
un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, ovvero fino ad un massimo di 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE). Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.
Relativamente ai requisiti economici appena elencati, i cittadini di Paesi extracomunitari devono produrre apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall’autorità consolare italiana. Non è richiesta tale certificazione:

ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea aventi lo status di rifugiato politico;
qualora convenzioni internazionali dispongano diversamente;
ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea dove è oggettivamente impossibile acquisire le certificazioni. L’elenco dei Paesi rientranti in questa casistica sarà definito in un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Altri requisiti
Per accedere alla misura è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda:

autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).
Il richiedente non deve poi essere sottoposto a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, nonché esser stato condannato in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta, per i delitti previsti dagli articoli 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640-bis del codice penale, per i delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416-bis ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dallo stesso articolo.

Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata) e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. L’importo dell’assegno è determinato tenendo conto attraverso una scala di equivalenza del numero di componenti il nucleo familiare. La scala di equivalenza non tiene conto dei componenti in una delle seguenti condizioni:

disoccupati a seguito di dimissioni volontarie avvenute nei dodici mesi precedenti, fatte salve le dimissioni per giusta causa;
in stato detentivo o sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra P.A.;
componenti il nucleo sottoposti a misura cautelare personale, nonché a condanna definitiva intervenuta nei 10 anni precedenti la richiesta per i delitti previsti dagli artt. 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640 bis del codice penale.

Cosa si deve fare per ottenere il Reddito di cittadinanza e trovare lavoro?

Presentare la domanda
Si può presentare la domanda: online sul sito https://www.redditodicittadinanza.gov.it/, presso tutti gli uffici postali e presso i CAF.

Ritirare la Carta
Dopo aver presentato la domanda, l’INPS verificherà i requisiti. In seguito, sarà comunicato quando e in quale ufficio postale si potrà ritirare la Carta del Reddito di cittadinanza.

Sottoscrivi i Patti
In funzione dei requisiti il cittadino sarà convocato dai Centri per l’impiego per sottoscrivere un Patto per il Lavoro o dai Comuni per sottoscrivere un Patto per l’Inclusione sociale.

Cosa serve per compilare la domanda?

ISEE
Per presentare la domanda, puoi richiedere il tuo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) presso i CAF oppure online sul sito dell’INPS.

SPID
Se vuoi fare la richiesta online è indispensabile aver attivato SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Puoi richiederlo presso uno degli Identity Provider Accreditati che trovi sul sito www.spid.gov.it

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