La rassegna riparte il 24 agosto alle 20.30 nel Chiostro di San Francesco con Raffaello Converso e Franco Ponzo protagonisti dello spettacolo musicale e canoro “La canzone napoletana d’autore”.
Riprende in penisola “Sorrento Incontra 2023”, la bella manifestazione con Napoli protagonista nata per celebrare la straordinaria città e la sua millenaria cultura. Prodotta dalla “In Scena” e realizzata con il sostegno del sindaco di Sorrento, avv. Massimo Coppola e curata dal consigliere comunale Rossella Di Leva, la rassegna riparte il 24 agosto alle 20.30 nel Chiostro di San Francesco con Raffaello Converso e Franco Ponzo protagonisti dello spettacolo musicale e canoro “La canzone napoletana d’autore”.
Il recital musicale ha lo scopo di presentare la Canzone Napoletana, storia, tradizioni e contaminazioni attraverso una sequenza di brani dai secoli scorsi ad oggi. L’intento, è quello di proporre al pubblico il repertorio partenopeo, musicalmente rivisitato in un sound etno-mediterraneo di grande presa emozionale.
Vi sono brani che rappresentano diverse epoche della storia e del costume partenopeo capaci di affrontare le varie tematiche di una città particolare come Napoli. Interprete principale dello spettacolo è Raffaello Converso (musicista-cantante-attore) il quale si avvale della partecipazione del maestro Franco Ponzo alla chitarra.
Gli arrangiamenti pur rispettando le caratteristiche storico-musicali dei componimenti originali, lasciano spazio a influenze di stile più nuovo nate da una naturale esigenza dei due amici musicisti coinvolti.
Raffaello Converso, trascinerà il pubblico in modo piacevole ed accattivante in un viaggio musicale adatto a tutte le generazioni, offrendo ai presenti momenti caratteristici della canzone partenopea. «Abbiamo voluto dedicare l’edizione di quest’anno a Napoli, che sta vivendo un momento magico in chiave turistica – ha affermato il consigliere comunale Rossella Di Leva, curatrice dell’iniziativa – Il mondo intero sta riscoprendo questa magnifica città, la sua cultura, il suo patrimonio, e non potevamo sottrarci dal celebrarla con il nostro contributo».