mercoledì, Aprile 24, 2024

Prostituzione, a Napoli c’è una strada a luci rosse: ragazze “in vetrina” nei “bassi”

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: un radicato sistema di sfruttamento della prostituzione è presente nella zona dei “bassi” (nonostante segnalazioni dei residenti e perquisizioni delle forze dellʼordine).

A Napoli, per la precisione in via Santa Caterina a Formello (la zona dei cosiddetti “bassi”, nei pressi di Porta Capuana e del vecchio tribunale), è presente un radicato sistema di sfruttamento della prostituzione, difficile da estirpare nonostante le segnalazioni dei residenti e numerose operazioni delle forze dell’ordine. Di questo triste fenomeno ne dà notizia “Il Mattino” in un’inchiesta di Giuseppe Crimaldi.

Le ragazze, giovani e spesso straniere (soprattutto dominicane e sudamericane), fanno capolino dalle finestre come le vetrine di Amsterdam e dopo aver salutato invitano ad entrare con queste parole: “Ciao bello, ci divertiamo un po’?”. Svelate anche le tariffe: un incontro rapido costa 20 euro, mezz’ora 50 e 100 euro per un rapporto completo.

Il giro di prostituzione è inoltre “coperto” con orari prestabiliti, per cui il singolo “protettore” può gestire in un’intera giornata anche quattro-cinque ragazze.Prostituzione, a Napoli c’è una strada a luci rosse: ragazze "in vetrina" nei "bassi" I residenti hanno protestato, ma da ogni blitz ne consegue soltanto l’identificazione della prostituta di turno, che in alcuni casi è regolare in altri no. Non riuscendo a provare l’esistenza di un giro di mercificazione del corpo delle donne, la prostituzione volontaria non costituisce reato e dunque nulla può essere fatto.

C’è però in atto una strategia con cui contrastare questo triste fenomeno. Oltre ai blitz per verificare le condizioni sanitarie dei locali, c’è soprattutto la destinazione d’uso dei “bassi”.

Qualche tempo fa, gli uomini della unità operativa San Lorenzo della Polizia Municipale con i poliziotti del Commissariato Vicaria, hanno infatti controllato dieci locali dati in affitto alle prostitute. Quattro terranei sono stati posti sotto sequestro per cambio di destinazione d’uso perché utilizzati come abitazioni e non come depositi, con conseguenti denunce nei confronti di conduttori e proprietari.

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