martedì, Dicembre 9, 2025

Ospedale Cardarelli, boom di televisite: controlli medici da remoto per centinaia di pazienti

In sei mesi già 200 visite in sette ambiti specialistici all’ospedale Cardarelli di Napoli. Tra i benefici: meno spostamenti, maggiore aderenza alle cure e qualità della vita più alta.

Le visite mediche si fanno online, anche dall’ufficio o dalla spiaggia. All’Ospedale Cardarelli di Napoli, la telemedicina non è più un progetto sperimentale, ma una realtà consolidata che sta rivoluzionando il rapporto tra paziente e struttura sanitaria.

In appena sei mesi sono già state effettuate circa 200 televisite in sette ambiti clinici: Immunologia, Neurologia, Pneumologia, Diabetologia, Endocrinologia, Terapia del Dolore e Neuroimmunologia. Uno strumento prezioso soprattutto per i pazienti fragili, anziani o residenti lontano dall’ospedale, che non sono più costretti a recarsi fisicamente in ambulatorio.

Cura a portata di click

“La televisita è particolarmente efficace per i controlli e per i rinnovi dei piani terapeutici”, spiega Maria Bova, immunologo della Medicina Interna 2. “I pazienti che l’hanno sperimentata si dichiarano molto soddisfatti: azzera i tempi di spostamento e di attesa, si può effettuare ovunque ci si trovi. Una neomamma, ad esempio, ha potuto proseguire con l’allattamento durante la visita collegata da casa”.

Per accedere alla visita da remoto basta richiederla al momento della prenotazione CUP. Alcune specialità, come la Pneumologia, prevedono l’utilizzo di dispositivi domiciliari: nel caso delle apnee notturne, ad esempio, il paziente registra il sonno da casa e i dati vengono valutati dal medico in ospedale. “In questo modo possiamo monitorare l’efficacia della terapia in modo ancora più preciso”, spiega Antonio Starace, specialista dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia e Fisiopatologia Respiratoria.

Più semplice per gli anziani, più comodo per tutti

“La possibilità di rinnovare un piano terapeutico da remoto è fondamentale per i nostri pazienti più anziani, che vivono male lo stress dello spostamento”, aggiunge Massimo Liguori, responsabile della Diabetologia del Cardarelli. Un vantaggio importante anche per il Centro Cefalee della Neurologia, dove la televisita è molto utilizzata per i pazienti in trattamento con anticorpi monoclonali per l’emicrania.

“Stiamo anche studiando una doppia opzione nella prescrizione: quando continuare in telemedicina e quando tornare in presenza”, spiega Angelo Ranieri, responsabile dell’ambulatorio cefalee.

Dialogo costante con il paziente

Nel Centro di Neuroimmunologia e Sclerosi Multipla, diretto da Giorgia Teresa Maniscalco, le televisite non sono solo cliniche, ma anche un modo per seguire il paziente nel suo percorso di cura. “Spesso ci si rivede dopo un mese dalla diagnosi per parlare di eventuali effetti collaterali o semplicemente per offrire supporto e rassicurazione. Questo migliora l’aderenza alla terapia e rafforza la relazione di fiducia”, sottolinea la specialista.

Molti pazienti, giovani e spesso fuori regione per lavoro, possono così conciliarla con gli impegni professionali, evitando rientri difficoltosi a Napoli.

Visite anche dal luogo di vacanza

Nel pieno dell’estate, molte visite vengono effettuate da località di villeggiatura, senza la necessità di tornare in città. L’ospedale ha anche attivato un servizio di assistenza tecnica per aiutare chi ha meno dimestichezza con i collegamenti digitali.

“Abbiamo coppie che si sottopongono a visita comodamente dal salotto di casa”, conclude lo pneumologo Starace. “E pazienti che vivono sulle isole che possono evitare di prendere l’aliscafo. È auspicabile che tutte le visite di controllo si trasformino in televisite, laddove clinicamente possibile”.

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