sabato, Marzo 30, 2024

NapoliCittàLibro, il Salone del Libro e dell’Editoria torna a Napoli dal 13 al 16 aprile

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La IV edizione di NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria, arriverà negli spazi del Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli, dal 13 al 16 aprile 2023

L’associazione Liber@Arte e gli editori Rosario Bianco e Alessandro Polidoro, insieme a Andrea Mazzucchi, delegato dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per le biblioteche, il patto per la lettura e programmazione culturale integrata, Ciro Fiola, Presidente CCIAA Napoli e allo scrittore Maurizio de Giovanni, hanno presentato la IV edizione di NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria, che arriverà negli spazi del Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli, dal 13 al 16 aprile 2023, con il patrocinio del Comune di Napoli e della Camera di Commercio di Napoli e il contributo del Centro per il libro e la lettura – Ministero della Cultura.

Tempeste” è il titolo ideato per la IV edizione di NapoliCittàLibro – Salone del Libro e dell’Editoria dal Comitato scientifico composto da Enza Alfano, giornalista, scrittrice e docente di materie letterarie e latino; Ileana Bonadies, giornalista, critico teatrale e curatrice di eventi culturali; Beatrice Gigli, esperta di comunicazione e marketing che ha iniziato il suo lavoro anni fa ispirandosi al “Circolo delle Dame colte”, un salotto che promuoveva le relazioni pubbliche e le iniziative tra donne e uomini di cultura, nato a Napoli in epoca napoleonica; Guido Trombetti, Rettore Emerito Università degli Studi di Napoli Federico II.

Un’intera giornata di Napoli Città Libro – Salone del Libro e dell’Editoria sarà dedicata a Piero Angela, con il racconto e l’esplorazione dei suoi tanti ruoli che ha ricoperto con estrema competenza, passione e impegno. Piero Domenico Angela, divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista, con una breve carriera professionistica iniziale anche come musicista jazz e pianista.

«Ricordo che purtroppo viviamo in una condizione dove non abbiamo nemmeno un assessorato alla Cultura, né per il Comune di Napoli né per la Regione Campania» – ha dichiarato lo scrittore partenopeo, Maurizio De Giovanni, ospite per la presentazione.

«Napoli ha bisogno di iniziative del genere – precisa De Giovanni, lanciando anche un messaggio di unità – questa è una città che fa della cultura un accessorio privilegiando concetti come terziario, logistica e industria non rendendosi conto che è invece è portatrice di una bellezza irrinunciabile. O ci facciamo carico di questo, facendo connessione tra di noi, oppure non c’è possibilità di futuro. Perché i ragazzi continueranno ad andare via, perché continueremo a cercare radici e vocazioni che non abbiamo: noi abbiamo una forte vocazione che è la bellezza. La bellezza è cultura. La cultura è lettura».

«Questa quarta edizione si pone in realtà come un “edizione zero” in un ruolo rinnovato ed aperto – dichiara Andrea Mazzucchi, delegato del titolare di palazzo San Giacomo, Gaetano Manfredi – Io spero che le istituzioni, a tutti i livelli, possano partecipare a quest’iniziativa. È davvero curioso e sorprendente che una città che ha la storia culturale nei libri, Napoli possiede uno dei più grandi patrimoni librai d’Europa conservato nelle sue biblioteche, non abbia ancora un festival del libro e dell’editoria identitario quando ne avrebbe tutte le potenzialità. Quest’occasione la dobbiamo leggere come una sfida».

«Guardiamo alla nostra contemporaneità – esordisce l’editore e presidente dell’associazione Liber@Arte, Alessandro Polidoro – riempiendo di contenuti la parola giovani. Perché non è soltanto un’enunciazione o un messaggio di propaganda: già stiamo lavorando, per questo siamo in anticipo di circa otto mesi dalla data del Salone, perché coinvolgeremo proprio queste nuove generazioni specialmente attraverso i laboratori dedicati». «La nostra mission, come operatori culturali, è quella di avvicinare i giovani alla cultura» evidenzia, invece, il vicepresidente dell’associazione, Rosario Bianco (Rogiosi Editore).

Nel corso dei quattro giorni gli editori partecipanti presenteranno le novità delle scrittrici e degli scrittori più rappresentativi dell’attuale panorama nazionale e internazionale. Incontri, eventi e dibattiti si alterneranno nel segno di un vivido confronto e dialogo.

La IV edizione sarà caratterizzata da una particolare attenzione ai temi e ai lessici della
contemporaneità e dal più ampio coinvolgimento di un pubblico giovane. Quattro le declinazioni scelte della parola tempeste. Quattro i punti cardinali che faranno da guida per muoversi all’interno del multiforme programma.

Comunità. Le tempeste sociali
La sezione ospiterà approfondimenti (sotto forma di incontri, presentazioni, eventi) dedicati alle comunità quali leve di sviluppo e riscatto; incubatrici di buone pratiche e innovazione; incentivi di coesione, cura e visione. Sia nelle periferie del centro città sia al centro delle periferie dell’estesa area metropolitana.

Luoghi. Le tempeste climatiche
La sezione ospiterà approfondimenti in chiave territoriale/trasversale e in termini di
identità/contaminazione. Ma sarà anche il contesto per dialogare di ambiente, sostenibilità, clima, scienza con finalità divulgative.

Linguaggi. Le tempeste in Rete
La sezione ospiterà approfondimenti per conoscere e indagare le potenzialità del linguaggio
verbale, visivo, sonoro (con particolare attenzione alla sua accezione social), e il suo impatto sui singoli, la collettività e le reciproche relazioni.

Pensieri. Le tempeste della mente, una nuova mappa cognitiva
La sezione ospiterà approfondimenti in chiave umanistica, filosofica, antropologica, storica.

Un’intera sezione del Salone, inoltre, sarà dedicata ai ragazzi e alle ragazze, attraverso
l’organizzazione di quattro laboratori esperenziali: “Drammaturgia: il teatro che scrive”, “Fumetti: la letteratura disegnata tra le nuvole”, “Booktoker e bookstagrammer: il linguaggio virale dei libri” e “Podcast: voci in ascolto”.

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