Terza partita consecutiva al San Paolo dopo Sampdoria e Spezia. Il Napoli trova la terza vittoria consecutiva del 2017 soffrendo nel primo tempo ma imponendo la propria superiorità tecnica nella ripresa.
di Gianmarco Giugliano – In tutte e tre le partite si è visto lo stesso canovaccio: avversari con grande grinta e determinazione e Napoli costretto ad un gioco meno limpido e precisi del solito. Considerando che lo stesso Sarri ha più volte ricordato il grande lavoro di “richiamo” svolto durante la pausa, non si può non sottolineare le ottime prestazioni offerte dagli azzurri nei secondi 45 minuti. Pioggia e freddo al San Paolo. Presenti 20.000 spettatori.
Col Pescara Sarri ripropone Tonelli centrale in difesa con Albiol mentre sulle due corsie esterne Hysaj e Strinic. A centrocampo con Hamsik ci sono Zielinsky e Jorginho. In attacco Insigne Callejon è Mertens.
Nel primo tempo, l’arbitro lascia giocare in maniera vigorosa permettendo al Pescara di difendersi non solo con ordine ma anche con una grinta al limite del regolamento. Mancano almeno un giallo a Coda ed addirittura una espulsione a Caprari per una gomitata su Albiol. Poche occasioni per il Napoli: solo qualche azione individuale di Insigne ed Hamsik creano problemi alla retroguardia pescarese senza che, però, Bizzarri compia grandi interventi.
Cambia marcia il Napoli nella ripresa ed in 5 minuti chiude l’incontro. Prima Tonelli sfrutta un calcio piazzato schiacciando di testa in rete e poi Hamsik, su suggerimento di Zielinski, al volo spengono le velleità degli uomini di Oddo.
Non poteva mancare la firma di Mertens nel tabellino del Napoli ed il belga non sbaglia sotto porta dopo un ottimo suggerimento di Allan. Per il belga è il cinquantesimo sigillo con la maglia azzurra. Unica nota stonata per la squadra di Sarri è il solito gol subito. Questa volta, all’ultimo minuto è un rigore a negare a Reina la gioia di mantenere la porta inviolata.
58% di possesso palla: stavolta il Napoli scende sotto il 60%: questo dato dimostra la buona partita del Pescara, squadra capace di buone trame di gioco ma incapace di concretizzare o difendersi con continuità. Sicuramente, come sottolineato da Mertens a fine partita, gli abruzzesi meriterebbero più punti di quelli che dice la classifica.
Nel Napoli bene Hamsik, Tonelli e Zielinsky. Per il difensore due gol in due partite; per Hamsik un gol che lo porta a -9 dal record di gol di Maradona; per Mertens dodicesimo gol in campionato.
Ora con Milik pronto al rientro e con Pavoletti al meglio della forma, le alternative per Sarri saranno tante e soprattutto varie tra velocità, tecnica e fisicità. A centrocampo, l’alternanza tra i vari Allan, Zielinsky, Diawara, Jorginho, Rog e Hamsik permette alla mediana di essere sempre lucida e combattiva senza mai rinunciare alla tecnica. Il problema resta la difesa: tre partite in casa e 3 reti subite senza mai aver sofferto gli avversari.
Prossimo impegno a San Siro contro il Milan: è in gioco il terzo posto, la rincorsa alla Roma e quelle piccole speranze di poter riagganciare la Juventus.