giovedì, Aprile 25, 2024

Scampia e il calcio: la grande rivincita dell’Oratorio Don Guanella

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Scampia: la rivincita dei giovani calciatori dell’Oratorio Don Guanella (alcuni dei quali figli di detenuti napoletani) diventati campioni regionali Under 18.

Quella dell’Oratorio Don Guanella, è una bella storia di calcio e di vita che arriva da Scampia, quartiere a Nord di Napoli, troppo spesso associato alla malavita ma che sta vivendo un grande periodo di rinascita culturale e sociale.

Nella finale del campionato regionale Under 18, tenutasi sabato 25 maggio allo stadio di San Giorgio a Cremano, c’è stato il trionfo dei ragazzi di Scampia, che hanno battuto per 1-0 i pari età del Sant’Antonio Abate.

Un successo che ve ben oltre l’ambito sportivo, visto che molti ragazzi della squadra vengono da contesti familiari a dir poco difficili, con alcuni giovani calciatori figli di detenuti napoletani. Insomma, gli ultimi sono davvero diventati primi.

Oratorio Don Guanella, don Aniello Manganiello: “Calcio metafora di legalità e rispetto”

Una grandissima soddisfazione soprattutto per don Aniello Manganiello, straordinario prete-presidente impegnato da tantissimi anni per il rilancio del quartiere e in perenne lotta contro la criminalità organizzata: “Abbiamo iniziato nel 1994 -ha dichiarato don Aniello a “Zonacalciofaidate” subito dopo il trionfo dei suoi giovani- per portare via i ragazzi dalla strada.Scampia e il calcio: la grande rivincita dell’Oratorio Don Guanella Il calcio quale strumento educativo e specchietto per le allodole, per dare divertimento ai ragazzi in un ambiente pulito e sereno. Gioco pieno di legalità, di rispetto per l’altro e delle regole. Questo è stato un aspetto fondamentale per il nostro impegno, per il nostro lavoro, per la nostra fatica! Ed ora raccogliamo un risultato importante, ma soprattutto per Scampia. E’ la prima volta che un titolo così importante arriva in un quartiere tanto massacrato e denigrato”.

Nelle parole di Manganiello, c’è tutto l’amore per la sua terra: “Paolo Borsellino nel suo trasferimento da Marsala a Palermo, non voleva andare. Ma poi -prosegue il sacerdote- decise di Amare Palermo. Anch’io quando fui chiamato ad andare a Scampia, non volevo andare. Ma poi ho deciso di amarla, come diceva Borsellino. Ho deciso di Amarla, perché volevo cambiarla! E questo che mi accompagna, un Amore grande! Io Scampia l’ho cucita nel cuore! Mi hanno trasferito (a Pescara, ndr), sono uscito dalla porta, ma poi sono rientrato sempre dalla finestra!”.

Foto in evidenza: “Il Mattino”

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