Lopez Obrador: “Amlo” (leader del movimento Morena) auspica “amicizia e cooperazione con gli Usa” e riceve le congratulazioni di Trump.
Dopo gli exit poll, anche i primi dati ufficiali non lasciano dubbi: le elezioni in Messico danno il candidato di sinistra Andres Manuel Lopez Obrador al 53%, seguito da Anaya (Pan-Prd) al 22% e Meade (Pri) al 16%. Per Obrador, che si era già candidato alla presidenza nel 2006 e nel 2012, si profila dunque un vero e proprio trionfo. I candidati avversari hanno già riconosciuto il successo di Amlo (così ribattezzato dai militanti), che sarà dunque il primo presidente di sinistra. Tuttavia, in un periodo molto difficile nei rapporti tra Messico e Usa, ancor più da sottolineare sono le congratulazioni del presidente americano Donald Trump, che su Twitter ha scritto: “Congratulazioni a Lopez Obrador. Sono ansiosissimo di poter lavorare con lui. C’è molto che può essere fatto per portare beneficio a Stati Uniti e Messico”. Nel primo messaggio da presidente, il leader del movimento di rigenerazione nazionale Morena ha invitato “alla riconciliazione e a mettere davanti agli interessi personali, per quanto legittimi, l’interesse superiore e generale”. La coalizione da lui guidata “non punta a costruire una dittatura” e garantisce “libertà di espressione, imprenditoriale, religiosa”, auspicando “una relazione di amicizia e cooperazione con gli Usa”. Le promesse più importanti che Lopez Obrador ha fatto ai suoi elettori sono state la fine della corruzione dilagante e la riduzione della violenza e della povertà, anche se non ha specificato con che soldi avviare il massiccio piano di riforme che finora ha solo annunciato nelle sue linee più generali.