domenica, Settembre 1, 2024

Mario Maglione festa concerto a San Pietro a Majella tra note e anniversari

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Giuseppe Giorgio
Giuseppe Giorgio
Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia

Mario Maglione in concerto nella Sala Scarlatti dello storico Conservatorio San Pietro a Majella regala al pubblico le sue magiche melodie per festeggiare il suo 70° compleanno e i suoi 50 anni di carriera.

Sono state quelle stesse immortali canzoni napoletane compagne di una vita, a illuminare l’attesa festa canora per Mario Maglione (nella foto di Pino Attanasio) protagonista nella Sala Scarlatti dello storico e glorioso Conservatorio San Pietro a Majella, di un concerto ricco di emozioni e sentimenti.

Per gli oltre quattrocento presenti un’ora e mezza di canzoni senza tempo con il grande chansonnier e chitarrista più che mai in forma, intento a regalare al pubblico le sue magiche melodie per festeggiare il suo 70° compleanno e i suoi 50 anni di carriera. Giustamente considerato come uno degli interpreti più apprezzati e passionali della musica napoletana, Maglione in una sorta di itinerario della memoria ispirato ai grandi momenti della sua vita artistica e ai suoi successi, ha cantato e dialogato con gli spettatori diffondendo tra tutti, alla sua maniera, le emozioni di canzoni capaci di fare sognare ed innamorare intere generazioni.

Offrendo ai suoi amici i brani di ieri come ad esempio quei grandi classici napoletani intitolati “Fenesta Vascia”, “Voce ‘e notte”, “Era de maggio”, “Dduie paravise” “Torna maggio” e “’O surdato nnammurato”, che negli anni lo hanno consegnato alla notorietà, fino a giungere ai brani più moderni come “Indifferentemente”e “Carmela” diventata anche un omaggio alla memoria di Sergio Bruni e all’autore delle parole Salvatore Palomba presente in sala, il geniale cantante ha ancora una volta emozionato la platea.

E ciò, riuscendo ad animare, alla sua maniera, una serata perfettamente in bilico tra il passato e la modernità. Ricordando i suoi esordi, il suo primo complessino di parrocchia e le prime esperienze musicali come batterista, Mario Maglione, ha raccontato in musica le sue fantastiche serate dei debutti con le classiche napoletane e l’indimenticabile incontro con il maestro Roberto Murolo suo insostituibile precettore musicale.

Confermandosi come un grande rappresentante della cultura musicale della nostra terra e come un prestigioso testimone del patrimonio canoro partenopeo nel mondo, il grande Mario dal palco della Sala Scarlatti, insieme ai suoi musicisti Michele Cordova alla chitarra classica, Gianlorenzo Scotti alla chitarra basso e Antonio Colino alla fisarmonica, ha distribuito tra il pubblico veri momenti di saggezza in note regalando agli intervenuti quanto raccolto in lunghi anni di esaltante gavetta.

Coordinata da Lello Gomez e presentata da Valentina De Nigris, con l’introduzione del direttore del Conservatorio Gaetano Panariello e l’intervento storico musicale di Vincenzo De Luca, la festa concerto per Mario ha ribadito tutte le peculiarità di un artista da considerare come un prezioso fiore all’occhiello per la Napoli canora nel mondo.

E così, cantando le canzoni a cui si è dichiarato più affezionato, il prolifico chansonnier è giunto al gran finale della serata, quando il presidente della Commissione cultura, turismo e attività produttive del Comune di Napoli, Luigi Carbone e l’avvocato Ferdinando Tozzi nella sua qualità di delegato per l’industria musicale e l’audiovisivo, gli hanno anche consegnato un riconoscimento da parte dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco Manfredi.

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