lunedì, Dicembre 8, 2025

Lettere, bruciato vivo per i soldi dell’assicurazione: fermato il fratello

Gravissime le accuse nei confronti del fratello di Domenico Martone, aggredito, tramortito e bruciato mentre era ancora agonizzante a Lettere.

Aggredito, tramortito e bruciato mentre è ancora agonizzante per intascare la polizza assicurativa sulla vita: a finire in manette con l’accusa di omicidio premeditato pluriaggravato un 36enne di Sant’Antonio Abate (provincia di Napoli) gravemente inidiziato dell’assassinio di suo fratello, tre anni più giovane. A eseguire il fermo i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia sulla base del decreto emesso dalla locale procura.

Gli inquirenti, a seguito di una corposa attività di indagine, hanno così fatto luce sul ritrovamento, avvenuto lo scorso 30 marzo nelle campagne di Lettere, di un cadavere carbonizzato. Il corpo senza vita giaceva, ancora avvolto dalla fiamme, sotto una piccola tettoia all’interno di un fondo agricolo distante poche centinaia di metri dal centro abitato di Sant’Antonio Abate.

Sin dai primi rilievi è stato possibile ipotizzare che si trattasse del cadavere di Domenico Martone, la cui autovettura, con all’interno anche il personale green pass, è stata ritrovata a poche decine di metri dal luogo del macabro ritrovamento. Gli immediati accertamenti medico-legali e i primi approfondimenti investigativi sulla vita privata della vittima, incensurata, hanno indotto gli inquirenti a focalizzare l’attenzione sul contesto familiare.

Ed è stata l’analisi delle telecamere della zona che ha consentito non solo di ricostruire gli ultimi momenti di vita di Domenico Martone, ma anche di accertare la presenza del fratello sul luogo del delitto nonché il tragitto percorso a piedi subito dopo l’omicidio. Il fermato, dopo le formalità di rito, è stato trasferito al carcere di Poggioreale a Napoli in attesa della convalida del provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria.

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