venerdì, Dicembre 5, 2025

Investire, AMD: è arrivato il momento della rivalsa?

È di meno di una settimana fa la notizia del nuovo record di AMD, che vede per la prima volta toccare la vetta dei 100 miliardi di capitalizzazione.

AMD, acronimo di Advanced Micro Devices, è una storica azienda americana produttrice di semiconduttori elettrici, tra le più grandi nel suo settore. Ed è altrettanto storica la sua rivalità con Intel, l’altro gigante statunitense con cui gareggia per primeggiare nel campo informatico.

A quanto pare però, in questa gara l’AMD sta guadagnando terreno in borsa a discapito della rivale, spingendo in molti a chiedersi se non sia il momento giusto per comprare azioni AMD.

Ma andiamo per ordine e cominciamo ad avvicinarci a questa famosa compagnia californiana andando a conoscerne un po’ la storia.

AMD: la Storia

Era il primo maggio del 1969 quando Jerry Sanders fondò insieme ad altri sette amici la Advanced Micro Devices.

Il primo risultato arrivò nel 1975, quando la società riuscì a lanciare sul mercato la sua prima memoria RAM portante marchio AMD.

Da lì in poi, la produttrice di microprocessori si sarebbe imposta già negli anni ’80 come uno dei principali concorrenti della Intel, altra mastodontica società californiana già allora potentissima.

Sono passati diversi decenni da quegli anni, ma nonostante i suoi alti e bassi la società continua in un testa a testa con la sua rivale storica per primeggiare in vari prodotti del settore.  Gli anni 2000 furono probabilmente tra i più difficili, poiché la società si ritrovò ad arrancare per quel che riguardavano le prestazioni dei prodotti AMD settore desktop, non riuscendo perciò a stare al passo dei competitor.

Ciononostante la sfida è continuata fino ai giorni nostri, e a seguito della pandemia e l’AMD sembra aver trasformare la crisi in un’opportunità.

Il sorpasso dell’AMD

È di meno di una settimana fa la notizia del nuovo record di AMD, che vede per la prima volta toccare la vetta dei 100 miliardi di capitalizzazione.

Questo record è dovuto al vantaggio che l’azienda ha guadagnato sulla Intel, suo principale competitor, grazie ai ritardi che questa sta subendo.

Intel infatti ha dovuto ammettere pubblicamente di essere in ritardo coi tempi e che ci vorranno almeno altri 6 mesi per l’introduzione dei suoi nuovi chip con tecnologia a 7 nanometri.

Chip che, tenetevi forte, AMD distribuisce già.

Questa notizia ha marcato l’avanzamento tecnologico e sistemico della società a discapito di Intel; un avanzamento riconosciuto anche dal mercato azionario visto che questa ha segnato un rally del 9,49% il 04/08/2020 al NASDAQ, facendo così registrare una nuova vetta per quanto riguarda la sua capitalizzazione di mercato, arrivata intorno ai 100 milioni di dollari.

Quindi, a seguito di queste notizie, cosa possiamo fare se decidiamo di investire nella scalata borsistica dell’AMD?

Investimento diretto o strumenti derivati?

Se decidiamo perciò di puntare su quello che appare il cavallo vincente nel settore informatico, abbiamo fondamentalmente due metodi: l’investimento diretto e l’utilizzo dei CFD.

Per quanto riguarda la prima opzione, questa è quella che potremmo definire la decisione più classica: dovremmo affidarci a un broker, che ci accompagnerà nell’acquisto di real stocks. Questo tipo di investimento potrebbe tuttavia non essere alla portata di tutti, poiché richiede il possesso di un consistente capitale d’entrata per diventare azionisti del gruppo.

Il secondo, invece, è l’utilizzo degli strumenti derivati grazie ai cosiddetti Contract for Differences, conosciuti comunemente come CFD. Questa seconda opzione è quella solitamente prescelta dalla parte retail del settore azionario, poiché non prevede un grosso investimento e soprattutto ci darà la possibilità di poter puntare sia al rialzo che al ribasso del titolo prescelto (AMD compreso, ovviamente).

Se quindi siamo interessati alla seconda opzione, potrà tornarci utile l’utilizzo di uno dei tanti broker online presenti in rete. I broker online mettono a nostra disposizione infatti una piattaforma che ci permetterà di diventare presto dei trader online. Queste piattaforme, spesso molto intuitive e dall’impronta social, hanno diversi vantaggi e fanno un largo utilizzo dei CFD.

Detto ciò, divenire trader online porta con sé comunque un carico di responsabilità non indifferente. A noi della redazione preme sempre ricordare ai nostri lettori che ogni investimento fatto (in rete e non) porta con sé delle conseguenze che non si rivelano sempre piacevoli.

Se è vero che c’è chi ha trovato la propria fortuna investendo online, è altrettanto vero che non mancano gli esempi di quelli che hanno perso tutto investendo più del dovuto.

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