venerdì, Aprile 26, 2024

Francavilla di Benevento, estrazioni da cava senza autorizzazione: sequestro dei Forestali

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Benevento: le estrazioni abusive da una cava hanno fatto scattare il decreto di sequestro preventivo per una società impegnata nell’edilizia.

I Carabinieri forestali del Nipaf e della Stazione di San Marco dei Cavoti hanno sequestrato una cava nel Sannio. Il decreto di sequestro preventivo, firmato dal Gip del Tribunale di Benevento, ha riguardato il sito di contrada Francavilla di Benevento, al confine con i territori di Fragneto e Pietrelcina, dove avveniva attività estrattiva di materiale inerte all’interno dell’area di cava senza averne fatto denuncia alle competenti autorità e senza esservi autorizzato, nonché senza aver nominato un direttore responsabile e in assenza di autorizzazione della Regione.

La misura cautelare reale è stata eseguita nei confronti del proprietario e possessore della cava, da anni operante nel settore dell’estrazione e della commercializzazione degli inerti calcarei. Dall’attività investigativa e, nello specifico, dal monitoraggio dell’attività svolta nella predetta cava mediante l’utilizzo di un drone si appurava – spiega il procuratore capo Aldo Policastro in una nota – la presenza di tre escavatori, di cui due in funzione, nonché di due autocarri che si avvicinavano al punto di scavo e caricavano il materiale litoide, trasportandolo immediatamente nell’adiacente impianto di frantumazione per immetterlo nel relativo ciclo produttivo.Francavilla di Benevento, estrazioni da cava senza autorizzazione: sequestro dei Forestali Tale frenetica attività di scavo avveniva – secondo l’accusa – in palese contrasto con quanto previsto nel provvedimento del Genio Civile che autorizzava il mero recupero ambientale della cava mediante operazioni di colmamento della stessa con materiale esterno e, in particolare, la ricollocazione di 361.000 metri cubi di terreno su di una superficie di circa 48.000 metri quadrati.

Tuttavia, come emerso dall’attività di indagine, nonostante il divieto assoluto di procedere con azioni che potessero configurare la prosecuzione dell’attività estrattiva, allo stato attuale non è stato effettuato alcun apporto di terreno per il rinterro delle aree depresse all’interno dell’area di cava.

Oltre alla mancata denuncia delle operazioni estrattive alla competente autorità di vigilanza del Genio Civile e al Comune di Benevento – conclude il procuratore Policastro -, l’attività estrattiva è stata realizzata in violazione dell’art. 104 delle Norme di Attuazione al PUC e, nello specifico, del divieto assoluto di avviare attività di tipo estrattivo nelle zone D5 (aree ad usi produttivi per l’attività estrattiva) in assenza di autorizzazione all’estrazione da parte della Regione Campania.

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