Ciro Esposito: il comandante dei vigili di Napoli parla a CRC del caso della consegna di una tangente di 30mila euro a un presunto agente per entrare nella Polizia Municipale.
In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Ciro Esposito, comandante dei vigili urbani di Napoli. Esposito torna sulla presunta vicenda di corruzione emersa ieri, in cui un aspirante casco bianco ha ripreso con una telecamera nascosta il momento della consegna di una tangente di 30mila euro a un presunto agente della Polizia Municipale: “La denuncia, della quale non abbiamo nessuna notizia, risale al 2018, dove non era attiva nessuna attività concorsuale -dichiara Esposito- L’ultimo concorso era stato fatto nel 2010. Non sappiamo, effettivamente, se si tratta di un vigile di Napoli o dei dintorni.
Qualora dovesse venire fuori che uno dei miei si comporta in questo modo, prenderemo tutti i provvedimenti giudiziari. Viviamo in una città in cui il dramma occupazionale è enorme. Ho un figlio che vive lontano da anni. Mi rivolgo ai giovani: ragazzi state attenti, la nostra vitta e la nostra città sono costellate da imbroglioni. Evitate di arrivare a degli obiettivi attraverso delle scorciatoie. Per superare i concorsi bisogna solo essere preparati e studiare”. Un episodio che non riguarda le recenti assunzioni: “Questo episodio -prosegue il comandante dei vigili urbani- non ha nulla a che vedere con la procedura trasparente che abbiamo ottenuto per i nuovi 96 assunti. Ho preteso che la prova del quiz, e il suo sorteggio, venissero fatti in mia presenza e alla presenza dei candidati stessi. Questa prova è stata d’esempio, non solo a Napoli, ma in tutta Italia, per come è stata svolta”.
Sta facendo molto discutere l’annullamento del concerto di sabato scorso della notte bianca in piazza del Gesù, causa mancanza di permessi scoperta all’ultimo momento, con inevitabili paragoni col matrimonio di Tony Colombo: “Noi facciamo un lavoro autonomo e indipendente, abbiamo un compito difficile, che è quello di fare i controlli e li facciamo con tutti -afferma ancora Esposito- Tony Colombo, dopo quella sera, ha tentato di fare altri due concerti, uno nella Pignasecca e uno al Vomero, ma è stato fermato. A Piazza Plebiscito noi non c’eravamo, non abbiamo ricevuto nemmeno una telefonata che ci informasse che si stava esibendo. Lo stesso Tony Colombo si è esibito in provincia, dove non è intervenuta la polizia municipale, ma i Carabinieri. L’autorizzazione non è un foglio di carta, ma è un permesso che ci dice che quella manifestazione può essere svolta in sicurezza. Le regole sostanziali sono queste. Cerchiamo di evitare episodi come quello di Torino, dove l’incolumità delle persone è stata messa a rischio e qualcuno si è fatto davvero male. Alcune volte abbiamo a che fare con aziende professionali, altre invece con associazioni che vanno indirizzate“.