venerdì, Aprile 19, 2024

Commercialisti di Napoli, Mario Michelino: “Non applicare gli ISA”

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

I commercialisti partenopei chiedono che non vengano applicati gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità). Moretta (pres. Andoc Napoli): “Stanno creando problemi a tutta la categoria”.

L’Associazione Nazionale Dottori Commercialisti chiede la non applicazione degli ISA, uno strumento di controllo inattendibile e immaturo, che deve essere utilizzato soltanto ai fini statistici per quest’anno di imposta”. Lo ha detto Mario Michelino, presidente Andoc – Accademia di Napoli.

Il ministero – ha evidenziato Michelino nel corso del convegno “Decreto crescita, le novità per la professione”, organizzato presso l’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli – identifica un gettito presunto di 800 milioni, ma è una cifra del tutto inopportuna in quanto si tratta di un gettito puramente nominale e non dovuto all’applicazione degli ISA. Intanto il tempo stringe e professionisti e utenti sono in grossa difficoltà. L’ultima versione del software è stata rilasciata addirittura lo scorso 31 agosto, ciò impone una serie di ulteriori adeguamenti e rielaborazioni: insomma, siamo al 9 settembre e gli utenti non hanno ancora conoscenza delle imposte da pagare quest’anno”.

Vincenzo Moretta, presidente Odcec Napoli, evidenzia: “Le difficoltà sono tante e gli Indici Sintetici di Affidabilità stanno creando non pochi problemi a tutta la categoria, letteralmente esausta per questo proliferare di norme che trovano una difficile applicazione già dalla fonte. Avere invertito l’interpretazione dei programmi ha creato enormi difficoltà ai commercialisti che a distanza di un mese si sono trovati a ricalcolare gli indici. A questo si aggiunge il cambio di governo, speriamo oggi di trovare interlocutori che diano segnali positivi a una categoria che è stata troppo spesso maltrattata”.

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