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Domenico Sepe a Palazzo Migliaresi con il catalogo di Daniela Marra

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Al Rione Terra di Pozzuoli, venerdì 16 Luglio 2021 ore 18.30 la presentazione del volume di Daniela Marra “Domenico Sepe. La materia e l’eterno”.

Nella cornice straordinaria del Rione Terra di Pozzuoli, depositario di una ricchissima memoria storica dei campi Flegrei, presso Palazzo Migliaresi, venerdì 16 Luglio alle ore 18:30, sarà presentato il volume di Daniela Marra, “Domenico Sepe. La materia e l’eterno”. Un’opera pubblicata dalle edizioni Cervino. L’incontro organizzato da “Liberass” ,“Ritmarte Lab” e “Salotto Tematico ”, in collaborazione con il Comune e l’assessorato alla Cultura di Pozzuoli, sarà inaugurato dall’assessore Stefania di Fraia.

Un evento culturale di sicuro interesse a Palazzo Migliaresi che, con gli interventi di Maria Grazia Siciliano e Maria Teresa Moccia di Fraia, con le proiezioni dedicate alle opere del maestro Sepe, e la presentazione del Premio Corto Flegreo, aprirà le porte a un momento di importante riflessione sull’arte come mezzo espressivo di condivisione tra l’antico e il contemporaneo.

Dedicando il suo lavoro all’autorevole artista nato a Napoli nel 1977, la museologa Daniela Marra analizza e racconta l’Arte dello scultore partenopeo con una narrazione che si arricchisce di storie in grado di svelare tutte le fasi della nascita di un’opera. Dal modello in argilla alla fusione in bronzo, dall’ispirazione artistica al racconto letterario e mitico.  La scultura tradizionale e il figurativo diventano poli di attrazione principali per un confronto delle opere di Domenico Sepe, che con un occhio sempre attento al passato, riesce a trasfigurare le esperienze artistiche di antichi maestri in una personalissima visione contemporanea.

A partire dalla sezione di critica tradizionale, che indaga le singole opere o gruppi di opere collegate per classificazione o simbologia, si passa successivamente ai capitoli che raccontano la produzione d’arte attraverso due luoghi fisici, ma anche dell’anima: la bottega d’Arte e la fonderia. A metà strada tra il catalogo d’Arte e la monografia, il volume si avvale di un ampio apparato d’immagini, ad opera di fotografi d’arte che interpretano in maniera personale l’opera di Sepe.

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