giovedì, Aprile 18, 2024

Di Maio: “Sulle pensioni valutiamo quota 100. Voucher? Serve riflessione”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Tanti gli argomenti trattati dal vicepremier Luigi Di Maio, in audizione alle Commissioni riunite di Industria, commercio, turismo e Lavoro, previdenza sociale di Camera e Senato.

Dalle pensioni all’Ilva, passando per i voucher. Tanti gli argomenti toccati da Luigi Di Maio, che, in audizione alle Commissioni riunite di Industria, commercio, turismo e Lavoro, previdenza sociale di Camera e Senato, illustra le linee programmatiche dei ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. “Sulle pensioni – dice il ministro – è urgente creare nuovi canali di uscita equi, più equi ed agevoli con una congrua contribuzione del lavoro. Penso che chi ha maturato i 41 anni possa usufruire di una finestra senza dover attendere l’attuale requisito anagrafico. Riteniamo positiva una nuova uscita con la quota 100, stiamo valutando”. E sempre su questo capitolo conferma: “La nostra intenzione è abolire le pensioni d’oro. Interverremo con un taglio netto per quelle quelle superiori ai 4-5mila euro non corrispondenti ai contributi versati”.

Ilva. Passando all’Ilva, Di Maio fa sapere di aver inviato i documenti sulla cessione dell’azienda a Mittal all’Anac, dopo aver ricevuto una lettera del presidente della regione Puglia Michele Emiliano su presunte irregolarità della gara. “Su Ilva – spiega nel dettaglio – non sono stati giudicati soddisfacenti il piano occupazionale e quello di tutela ambientale. Sono state richieste maggiori garanzie ad AM con la quale c’è un approfondimento costante tra tecnici del ministero e loro tecnici. Stiamo valutando la regolarità della procedura di assegnazione, abbiamo inviato tutte le carte all’Anac per le opportune verifiche”.

Voucher. Sul fronte voucher per il ministro non ci sono dubbi: “Serve una riflessione che parta dal Parlamento, ma non c’è spazio per lo sfruttamento”.

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