Anche le farmacie in Campania, come nel resto del Paese, sono chiamate a diventare centri di somministrazione dei vaccini anti-Covid, secondo quanto stabilito dal Dl Sostegni.
Le farmacie italiane sono chiamate a diventare centri di somministrazione dei vaccini anti-Covid secondo quanto stabilito dal Dl Sostegni approvato il 19 marzo. Sono oltre 19.000 quelle, pubbliche e private, nella Penisola con circa 70mila operatori pronti a dare il loro contributo dopo aver frequentato un corso di formazione realizzato dall’Istituto superiore di sanità.
E anche le farmacie in Campania si dicono pronte ad aderire alla campagna vaccinale. L’attesa, dopo il decreto, è per il necessario accordo di Federfarma territoriale con Regione, e poi, come è successo per i tamponi, anche in Campania sarà possibile l’inoculazione nelle farmacie.
“Siamo pronti a collaborare, così come già stiamo facendo con i test antigenici rapidi – conferma Riccardo Maria Iorio, presidente di Federfarma Napoli – ovviamente restano da definire modalità e procedure, ma su questo fronte Dario Pandolfi, presidente di Federfarma Campania, è già al lavoro con la struttura regionale per definire un protocollo operativo. Intanto, in collaborazione con l’Ordine dei farmacisti, stiamo già avviando le procedure per la necessaria formazione per inoculare il vaccino; restano poi da definire i tempi e i modi con la Regione Campania, come, ad esempio, su chi vaccinare, come ricevere e inserire i dati in piattaforma. Ma anche indicazioni logistiche sul rispetto degli spazi anche a tutela della privacy dei cittadini. L’obiettivo è il coinvolgimento del maggior numero di farmacie. Ma anche se aderissero solo le circa 200 farmacie che attualmente stanno effettuando i test, potremmo vaccinare almeno 4000 persone ogni giorno tra Napoli e provincia”.