venerdì, Marzo 29, 2024

Coronavirus, il virologo Giulio Tarro: “Non ha senso il panico che si sta diffondendo”

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Maria Sordino
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Maria Sordino - cura la pagina della sanità, sociale, attualità, è laureata in Scienze Biologiche, scrittrice.

In Cina e nel mondo continua la propagazione del COVID-19. Giulio Tarro, noto virologo, intervistato da Televomero, ci fornisce alcune informazioni utili a comprendere cosa sta succedendo e come comportarsi.

L’attuale epidemia da Coronavirus ha causato ad oggi oltre 70mila contagi e più di 2600 morti, superando la SARS del 2002-2003, con i suoi 8096 casi diagnosticati e 774 morti.

Insieme alla Cina, dove c’è il 99,1% di casi riportati, vi sono altri 28 paesi che denunciano casi in aumento: Giappone, Singapore, Tailandia, Hong Kong, Corea del Sud, Taiwan, Malesia, Vietnam, ma anche in Australia, America (Usa, Canada), Europa (Francia, Germania, Italia) ed ora anche l’Africa (Egitto, 14 febbraio). La Grecia ha riferito oggi del suo primo caso di Coronavirus: si tratta di una donna che ha viaggiato di recente nel Nord Italia.Coronavirus, il virologo Giulio Tarro: "Il panico che si sta diffondendo non ha nessun senso"

Giulio Tarro, noto virologo, intervistato da Televomero, ci fornisce alcune informazioni utili a comprendere cosa sta succedendo.

Osservando le sequenze del nuovo Coronavirus che sta circolando da dicembre, si può dedurre che si tratta di un ricombinante dei Coronavirus già conosciuti in precedenza. Il COVID-19, come quello della SARS umana,  sembra essere derivato dal coronavirus tipo SARS isolato nel pipistrello. Come il nuovo Coronavirus sia mutato e si sia adattato all’uomo in breve tempo, però, deve ancora essere compreso.

È la terza volta che succede in 17 anni (SARS, MERS e COVID-19). Almeno 50 coronavirus sono stati isolati nei pipistrelli (per lo più dall’intestino), che rappresentano il vero serbatoio di questa famiglia virale. I pipistrelli ovviamente rilasciano gli escrementi e li depositano dappertutto, in prossimità di greggi, animali piccoli, roditori, ecc… E il 3% dei contadini della zona asiatica ha gli anticorpi per il Coronavirus. Poi come avviene con l’influenza c’è l’anno che si scatena il ceppo più maligno e l’anno che accade meno. Presumibilmente sta accadendo lo stesso con i Coronavirus. È naturale che ci sia questo tipo di diffusione.

Dichiarazione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Stiamo monitorando in queste ore con grande attenzione tutte le strutture della sanità campana. L’unità di crisi epidemiologica istituita il primo febbraio scorso è pronta ad affrontare ogni eventuale situazione di emergenza e siamo in grado, in caso di necessità, di predisporre tempestivamente locali e attrezzature idonei. Rivolgiamo un appello a non affollare i Pronto Soccorso e a evitare allarmismi. Non si segnalano al momento casi conclamati di coronavirus nella nostra regione ma occorre tenere alto il livello di attenzione e usare prudenza in particolare in situazioni di affollamento. Ricordiamo che è attivo il nostro numero verde (800909699), che sarà già da domani potenziato con altre linee e ulteriori operatori. Un passaggio fondamentale è sempre quello di rivolgersi prima al proprio medico di famiglia. L’appello è anche ad attenersi alle comunicazioni ufficiali che provengono dal Ministero della Salute e per esso dalla Regione Campania, per evitare che si diffondano notizie parziali e senza fondamento scientifico che producono come è accaduto negli ultimi giorni, solo psicosi e allarmismo”.​

Come avviene la trasmissione all’uomo?

La trasmissione all’uomo è verosimilmente avvenuta mentre si preparava la carne cruda da animali serbatoio per questi virus. Ci si infetta attraverso abrasioni e tagli della cute. Questo procedimento è simile a quello avvenuto per il virus ebola e per l’HIV (AIDS) che si ipotizza siano emersi nella popolazione umana a causa della preparazione di carne proveniente da animali selvatici in Africa.

Per spiegare la trasmissione interumana invece, si è ipotizzata l’esistenza di pazienti capaci di diffondere più facilmente il virus per via aerea, così come avviene per l’influenza”.

Dati del contagio in Italia

Da pochi giorni l’Italia, che per prima aveva bloccato i voli da e per la Cina, si trova al terzo posto nella classifica dei paesi con maggior numero di soggetti contagiati. Quindi, la conta di rito sull’epidemia Covid-19 oggi raggiunge quota 374, con un incremento di 52 casi rispetto a ieri. La Lombardia registra 261 casi, Veneto 71, Emilia Romagna 30, Piemonte 3, Lazio 3, Liguria 6, Toscana 2, Sicilia 3, Marche 1 e Alto Adige 1, in Campania alcuni casi sospetti sono risultati positivi al tampone ma sono in attesa degli esami inviati allo Spallanzani di Roma.

I dati del contagio in Europa

Per quanto riguarda la situazione globale, il direttore Europa Oms, Hans Kluge, durante una conferenza stampa dopo il vertice al ministero della Salute, afferma: “Ad oggi ci sono 80.980 casi di Covid-19 in 33 Paesi, 13 dei quali nella Regione europea. Oltre il 95% dei casi è in Cina, solo il 3% al di fuori“. Kluge ha poi aggiunto: “Non bisogna cedere al panico, bisogna fidarsi pienamente di quello che sta facendo il ministero della Salute in Italia, in collaborazione con la Protezione Civile“.

C’è soltanto da commentare che dei casi cinesi diagnosticati 25mila sono già guariti, senza considerare in particolare che il centro di controllo delle malattie (CDC) in Cina riporta un andamento clinico mite per ben l’81% dei soggetti affetti dal coronavirus, con solo 4,7% di decorso grave, ed il 13,8% intermedio.

In attesa della preparazione di un vaccino specifico che possa prevenire l’ulteriore diffusione di questo coronavirus COVID-19, previsto secondo l’OMS tra 18 mesi, è opportuno seguire le indicazioni del Ministero della Salute (numero emergenze 1500) in caso di sospetto contagio.

Come avviene il contagio?

Per prendersi il Coronavirus il contatto deve essere diretto. Devo preoccuparmi solo di chi mi sta in prossimità. Per dire, non avviene per trasporto dentro un anfiteatro. La trasmissione avviene attraverso le goccioline che vengono prodotte e diffuse nell’ambiente mentre parliamo, tossiamo, starnutiamo. Se queste goccioline vengono a contatto con le mucose di un’altra persona, della bocca, degli occhi o del naso, il virus può introdursi nell’organismo e causare la malattia. Ma basta il buon senso per evitare il contagio. Il panico che si sta diffondendo non ha nessun senso,” conclude il professor Giulio Tarro.

Ecco le misure di prevenzione già note per raffreddore e influenza:

Se siete ammalati stare a casa e richiedere l’immediato intervento sanitario se le difficoltà respiratorie riguardano soggetti al rientro dalla Cina da due settimane o meno, (periodo di incubazione dell’attuale malattia da coronavirus 2-14 giorni) oppure persone che sono state in zone segnalate con focolai del virus Covid 19.

Coronavirus, il virologo Giulio Tarro: "Il panico che si sta diffondendo non ha nessun senso"

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