NAPOLI – “Il settore delle piccole imprese e degli artigiani è in grande crisi e aveva bisogno di una sollecitazione. La Regione Campania ha ben interpretato quest’esigenza, trasmettendola ai professionisti e in particolare ai dottori commercialisti.
Siamo certi di poter dare un aiuto certo e concreto ad artigiani, commercianti e anche agli ambulanti, è questa la vera novità. Ai nostri iscritti spiegheremo come assistere nel migliore dei modi queste piccolissime imprese e fare in modo che i milioni di euro stanziati come finanziamento regionale non vengano dispersi”. Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, aprendo il forum sui finanziamenti a fondo perduto a favore delle Mpmi nel settore dell’artigianato e del commercio.
“La Regione Campania investe 25 milioni di euro per cofinanziare al 50% i programmi di spesa presentati da singole imprese artigiane o commerciali (in sede fissa o ambulante) e, in determinati casi, al 70% quelli presentati da aggregazioni di imprese”, ha sottolineato Concetta Riccio, consigliere delegata dell’Odcec di Napoli.
“I programmi devono essere finalizzati all’ammodernamento e riqualificazione delle attività artigianali e commerciali, allo sviluppo di lavorazioni innovative e di ampliamento delle attività artigianali – ha aggiunto -, nonché al rinnovamento delle dotazioni strumentali delle imprese commerciali ambulanti. Spicca l’ammissibilità di spese per consulenza specialistica e di capitale circolante fino al 35% di ciascun programma di spesa”.
“La Regione Campania ha stanziato 25 milioni di euro per 3 Avvisi finalizzati alla crescita di Artigiani Commercianti ed Ambulanti. E’ un intervento di particolare interesse – ha sostenuto Antonio Marchiello, assessore alle attività produttive e ricerca scientifica della Regione Campania – rivolto soprattutto alle micro e piccole imprese che hanno maggiore necessità di sostegno per accrescere la propria competitività sul mercato globale. Gli Avvisi prevedono, anche sulla base del confronto con le Associazioni di categoria, agevolazioni a fondo perduto fino al 50% del programma di spesa ammissibile per l’ammodernamento delle dotazioni strumentali e l’introduzione di soluzioni innovative di processo e di prodotto. La presentazione delle domande è fissata al 3 febbraio 2020”.
Mario Mustilli, presidente di Sviluppo Campania, ha evidenziato che “le micro imprese, che rappresentano il 90 per cento dell’ossatura produttiva italiana, sono state un po’ abbandonate dall’intervento pubblico negli ultimi tempi. Oggi la Regione Campania inverte la tendenza e mette in campo una serie di interventi di grosso impatto, con un importo forte messo a disposizione. Sviluppo Campania stanzierà una serie di risorse interne per far sì che gli interventi a sostegno delle imprese vengano realizzati nel minor tempo possibile”.
Secondo Monica Palumbo, presidente della Commissione agevolazioni finanziarie nazionali e regionali, “nel periodo compreso tra gennaio 2018 e il 14 gennaio 2020 Invitalia ha approvato 4.279 domande di ammissione alla misura “Resto al Sud” su 10.742. Sebbene dal 2019 sono state ampliate le attività agevolabili, il settore del commercio risulta il grande escluso. Ebbene, la Regione Campania interviene proprio a sostegno di tale settore con 15 Milioni a sostegno delle attività commerciali campane e altre risorse saranno stanziate sia dalla Regione che dalla CCIAA di Napoli. Inoltre – ha rimarcato -, le imprese operanti nelle regioni meno sviluppate e in transizione possono beneficiare anche del Credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno alla luce della proroga della misura per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2020”.
Per Maria Cristina Gagliardi, numero due della Commissione, “le agevolazioni finanziarie promosse di volta in volta dalle istituzioni dovrebbero sempre partire dallo studio dell’area geografica che si vuole agevolare. Nel caso di specie, oltre il 90% delle imprese campane ha una dimensione di micro, piccola o media impresa e, tendenzialmente, opera nel settore dell’artigianato o del commercio. Ebbene, la Regione Campania investe 25 milioni di euro proprio sulle micro, piccole e medie imprese locali, ossia quelle maggiormente colpite dall’avvento delle tecnologie e prive di economie di scala acquisite, invece, dalle grandi imprese”.
Il segretario della Commissione agevolazioni finanziarie nazionali e regionali, Antonio Esposito, “la misura ‘Resto al Sud’ estende l’ambito delle attività agevolabili sotto tutti i profili: dal punto di vista soggettivo, possono presentare domanda di ammissione anche le persone con età superiore ai 35 anni purché inferiore ai 45 anni al 1° gennaio 2019, sotto il profilo oggettivo, sono finanziabili anche le attività libero-professionali e, sotto il punto di vista territoriale, sono agevolabili anche gli investimenti effettuati in determinati comuni delle regioni Lazio, Marche e Umbria colpiti dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016”.
All’incontro hanno partecipato anche Giuseppe Tambone (segretario e coordinatore scientifico della Commissione Agevolazioni Finanziarie), Sergio Tanga (dirigente di Sviluppo Campania) e Patrizio Carbone (vicepresidente della Commissione Agevolazioni Finanziarie).