Per il finale della rassegna estiva “Summertime”, a Sorrento, in scena due Cinzia Mirabella e Marco Palmieri con lo spettacolo “Sisters”.
NAPOLI- Emozionante finale per la rassegna estiva “Summertime”, nella Villa Fiorentino a Sorrento, dove, con l’organizzazione della “Fondazione Sorrento” due attori come Cinzia Mirabella e Marco Palmieri alle prese con lo spettacolo “Sisters” hanno saputo fare rivivere i tratti di un mondo comico e delirante al tempo stesso.
Composto e interpretato da un’attrice di razza come l’apprezzata Mirabella, per l’occasione divisa in scena con le trascinanti irruzioni di un interprete elegante e vivace come Palmieri, lo spettacolo perennemente in bilico tra la risata e il paradosso, ha prodotto degli interessanti momenti di profonda riflessione.
Ispirato ai testi e alla tematica antropologica dello straordinario padre della Nuova Drammaturgia Napoletana, Annibale Ruccello, e completato con delle altre schegge teatrali provenienti da alcuni dei più significativi autori contemporanei, “Sisters” con una serie di coinvolgenti e beffardamente ironici monologhi, ha condotto gli spettatori in una dimensione fatta di ricerca e parola.
Per la stracolma platea a vivere in scena nei panni della coppia Mirabella- Palmieri- sono stati degli esseri che partendo dall’Unità d’Italia fino a raggiungere i nostri tempi, hanno raccontato a modo loro la mutazione della società.
Tra conversazioni telefoniche, messaggi personali, echi televisivi, slogan e pubblicità, i protagonisti del lavoro hanno mischiato le più intime confidenze con gli inni liturgici e le canzonette di Sanremo. Grazie alla ritualità di un mondo popolare dove anche l’ambiguo maschile/femminile è riuscito ad esprimere al meglio il carattere tragicomico dei personaggi, “Sisters” tra sfide psicologiche, carnalità e bisogni d’amore, ha simboleggiato persino l’esempio di una nuova generazione senza radici.
Mettendo in luce tra una risata e l’altra, evidenziandone tic e malformazioni, la decadenza di una società vertiginosamente proiettata verso il degrado, lo spettacolo ha messo in risalto ridendone addirittura tutto il disfacimento della società borghese.
Portando tra la gente il patimento di esseri perseguitati dalle sventure terrene e dai luoghi comuni e lasciando la chiusura del lavoro al canto liberatorio e travolgente di Veronica Simioli, la popolare e brava cantante del trio “Sud 58”, lo spettacolo di Cinzia Mirabella con Marco Palmieri, giocando allegramente sul contrasto tra la purezza e l’immoralità, l’umanità e l’egoismo, la vita e la morte, ha ben confermato la profondità di un teatro di qualità e ricco di significati.