mercoledì, Aprile 24, 2024

“Vogliamo 30mila euro o la tua Jeep”: presi 4 estorsori del clan dei Casalesi – I NOMI

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

I quattro, tra cui un esponente di primo piano del clan dei Casalesi, tutti di Casal di Principe, sono stati arrestati con l’accusa di estorsione nei confronti di un imprenditore.

Misero l’imprenditore vittima dell’estorsione davanti a una scelta: 30mila euro oppure la sua Jeep “Renegade”. Quattro estorsori del clan dei Casalesi, tutti di Casal di Principe (Caserta), tra i quali un esponente di primo piano della cosca mafiosa, Giovanni Della Corte, sono stati arrestati nella notte e condotti in carcere dai carabinieri su ordine del Gip del Tribunale di Napoli, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.

I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, che hanno anche effettuato le indagini. Con il 57enne Della Corte, catturato a Vasto (Chieti), dove era domiciliato in una casa lavoro in quanto sottoposto alla relativa misura di sicurezza, sono finiti in carcere Vincenzo De Luca di 44 anni, già condannato per reati di camorra, Salvatore Massaro di 69 anni e Paolo Piccirillo di 57 anni; gli indagati rispondono di estorsione con le aggravanti del metodo e dell’agevolazione mafiosa.

Anche Della Corte è già stato condannato per camorra, e a Casal di Principe, con tutti i boss storici in carcere, rivestiva un ruolo di primo piano nel clan. Dall’inchiesta è emerso che De Luca, Massaro e Piccirillo avrebbero tentato di estorcere nel febbraio 2020 ad un imprenditore edile di Casal di Principe 30.000 euro a titolo di tangente da destinare ai detenuti affiliati al Clan e alle loro famiglie, o in alternativa la sua Jeep Renegade; la vittima è stata anche minacciata di morte.

Della Corte è invece accusato di aver chiesto e ottenuto il pizzo in quattro occasioni, tra il 2016 e il 2019, ad un altro imprenditore edile di Casal di Principe; in particolare si sarebbe fatto consegnare 1000 euro nel periodo natalizio al fine di agevolare le attività del gruppo criminale.

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