venerdì, Marzo 29, 2024

Casalesi, Schiavone jr inguaia Cosentino: grazie a lui 100mila mq per ‘Il Principe’

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il figlio del capoclan ‘Sandokan’, al vertice della cosca per almeno sei anni, e adesso collaboratore di giustizia, ha rilasciato importanti dichiarazioni sull’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino.

Il centro commerciale ‘Il principe’ avrebbe dovuto nascere anche grazie all’aiuto di Nicola Cosentino che spinse per poter far inserire nel piano regolatore di Casal di Principe, in provincia di Caserta, una superficie di 100mila metri quadrati, tutta edificabile. ‘Il principe’, che poi non fu mai costruito, sarebbe stata una ‘copertura’ per un milionario progetto di riciclaggio di denaro ‘sporco’ del clan dei Casalesi. Questo e’ in sintesi quanto riferito da Nicola Schiavone, figlio di Francesco ‘Sandokan’, diventato collaboratore di giustizia. Le sue dichiarazioni sono state depositate dal sostituto procuratore della Corte d’Appello di Napoli, Carmine Esposito, il 27 novembre, al termine dell’udienza del processo di secondo grado scaturito dall’inchiesta nota come ‘Il Principe e la scheda ballerina’, nel quale Consentito, ex sottosegratario all’Economia, e’ imputato per concorso esterno ad associazione a delinquere di stampo mafioso.

Le dichiarazioni di Nicola Schiavone

Nicola Schiavone e’ stato al vertice del clan per almeno sei anni fino al 2010, quando fu arrestato, mentre l’anno scorso ha deciso di pentirsi. Racconta che a occuparsi dei piani e dei permessi urbanistici, “furono a livello politico Nicola Consentino, il quale, con l’appoggio del boss Giuseppe Russo e del cugino e omonimo del capoclan casalese, Francesco Schiavone detto Cicciariello, si adopero’ per l’approvazione di un nuovo piano regolatore generale che prevedeva una enorme superficie e cubatura al servizio del nuovo centro commerciale, oltre 100mila metri quadrati”. Questo passaggio, secondo il racconto del pentito, avvenne grazie alla collaborazione di dirigenti e tecnici comunali e di un ex assessore all’Urbanistica.

Casalesi, Schiavone jr inguaia Cosentino: 100mila mq per 'Il Principe'Nicola Schiavone riferisce anche di avere saputo che Cosentino era riuscito a ottenere anche un cambiamento di destinazione urbanistica di alcuni terreni acquistati da suoi familiari adiacenti allo stabilimento di famiglia dell’Aversana Petroli. Poi Schiavone ripercorre, passaggio dopo passaggio, la nascita del rapporto tra l’ex sottosegretario all’Economia e il clan dei Casalesi, iniziati con il padre del collaboratore di giustizia, il superboss Francesco Schiavone.

“A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 Cosentino in procinto di partecipare a una competizione elettorale, chiese a mio padre di essere appoggiato dal clan. Mio padre concesse il suo appoggio, ma non ricordo se sia stato eletto o meno. All’epoca stava nascendo Forza Italia e Cosentino abbandono’ i propositi di militare nella sinistra e aderi’ al nascente movimento politico di destra, dato che noi non avevamo simpatia per la sinistra”, ricorda.

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