giovedì, Ottobre 10, 2024

Cannabis, le terapie gratuite non sono state autorizzate

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cannabis: non sono state inserite nella Legge di bilancio le norme sul uso medico. I farmaci galenici magistrali non saranno a carico del SSN (e quindi non gratuiti).

di Luigi Maria Mormone – La Legge di bilancio non ha previsto l’atteso provvedimento di autorizzazione sull’utilizzo della cannabis a uso medico, per la terapia del dolore e le cure palliative. I farmaci galenici magistrali non saranno quindi a carico del Sistema Sanitario Nazionale (e quindi gratuiti in tutta Italia), perché le norme ispirate alle pratiche già attuate in Toscana non sono state approvate dal Senato (alla Camera erano invece passate). “S’è persa l’occasione di sostenere una legge di civiltà, ognuno di noi sa quanto è difficile in certe condizioni affrontare il dolore e la perdita di dignità senza un aiuto”, queste le parole del parlamentare PD Ermete Realacci. L’attuazione di tali proposte avrebbe di fatto annullato varie differenze territoriali, come spiegato a “Il Mattino” da Agnese Miro (docente dell’Università “Federico II” di Napoli): “La legge nazionale –ha dichiarato Miro- avrebbe messo fine alle disparità tra regioni perché solo alcune coprono le spese per i medicinali a base di cannabis e, a volte, come nel Lazio, neanche per tutte le patologie previste dal decreto ministeriale del 9 novembre 2015”.Cannabis, le terapie gratuite non sono state autorizzate Molti gli impieghi terapeutici della cannabis emersi negli ultimi anni. Nel 2013 l’agenzia del farmaco autorizzò il Sativex, il primo preparato destinato agli ammalati affetti da sclerosi multipla, quando i tradizionali antispastici risultano inefficaci. Dal 2015, sono stati poi individuati altri impieghi: come analgesico per le lesioni al midollo spinale, per contrastare l’effetto anticinetosico e antiemetico, quando nausea e vomito sono causati da chemioterapia e radioterapia o dai farmaci anti-Hiv. Inoltre, la cannabis può stimolare l’appetito nella cachessia, la malnutrizione estrema che affligge pazienti oncologici o affetti dall’Aids, e nell’anoressia nervosa (se non risolta con trattamenti standard), oltre che un effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali. Per quanto riguarda la Campania, l’assistenza è più avanzata, grazie a una legge regionale che due anni fa ha reso gratuiti i preparati a base di cannabis per tutte le patologie previste nel decreto ministeriale. Nelle università (a partire dalla “Federico II”), sta inoltre andando avanti la formazione dei farmacisti (a tal punto che sono state realizzate anche tesi di laurea sull’argomento), mentre 100 farmacie del territorio preparano i galenici magistrali a base di cannabis.

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