Il patron del Calcio Napoli, insieme alla società e al dirigente Andrea Chiavelli, è indagato a Roma per presunte plusvalenze fittizie relative alle operazioni Manolas e Osimhen. Al centro delle accuse i bilanci 2019-2021.
È stata fissata al 2 ottobre 2025 l’udienza davanti al gup di Roma sul procedimento che coinvolge il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, accusato di falso in bilancio. I pm romani Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano hanno chiesto il rinvio a giudizio non solo per il patron azzurro, ma anche per la stessa società calcistica partenopea e per Andrea Chiavelli, braccio destro del presidente.
Le contestazioni riguardano i bilanci degli esercizi 2019, 2020 e 2021, anni in cui sarebbero state inserite operazioni giudicate “gonfiate” dagli inquirenti. In particolare, le indagini puntano sull’arrivo a Napoli del difensore Kostas Manolas, acquistato dalla Roma nell’estate del 2019, e sulla maxi-operazione che portò in azzurro Victor Osimhen dal Lille nel 2020. Secondo l’accusa, in entrambi i casi sarebbero state generate plusvalenze ritenute fittizie, tali da alterare la reale situazione economica del club.
Il procedimento, che sarà discusso davanti al giudice per l’udienza preliminare, segna un nuovo capitolo giudiziario che si intreccia con le vicende sportive di una società reduce da anni intensi, tra lo scudetto e un ridimensionamento tecnico ed economico. Toccherà ora al gup valutare se accogliere le richieste della procura e aprire il processo o se invece archiviare la vicenda.
