Con un secondo tempo favoloso e dopo essere passato il svantaggio al terzo minuto, il calcio Napoli vince e convince con le reti di Callejon, autogol di Wallace, Zielinsky e Mertens
Quarantamila tifosi al San Paolo per una partita importantissima dopo la vittoria della Juventus a Firenze tra mille polemiche. Prepartita con molti dubbi di formazione per Sarri. Albiol sembrava poter essere della partita ma alla fine l’allenatore decide di non rischiarlo. Poco prima della partita si fa male anche Chiriches. Tocca allora a Tonelli al suo debutto quest’anno con la maglia del Calcio Napoli. Centesima partita in panchina in serie A per Sarri.
Sembra una makumba infinita: prima Ghoulam, poi Albiol, poi Chiriches senza pensare che nel mercato di Gennaio il Napoli ha dato Maksimovic in prestito.
Le squadre entrano così in campo:
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Tonelli, Koulibaly, Mario Rui; Hamsik, Jorginho, Allan; Callejon, Mertens, Insigne. A disp. Sepe, Rafael, Maggio, Albiol, Zielinski, Diawara, Rog, Machach, Ounas. All. Sarri
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic; Luis Alberto, Immobile. A disp. Vargic, Guerrieri, Patric, Bastos, Basta, Luiz Felipe, Caceres, Lukaku, Murgia, Nani, Caicedo. All. Inzaghi
Arbitra Banti di Livorno
Nemmeno il tempo di scaldare i motori e la Lazio passa in vantaggio:
3’: Immobile crossa dentro dalla destras, De Vrij tocca con la punta del piede il pallone e da due passi batte Reina!
Il Napoli cerca di impostare il gioco ma la squadra sembra lunga e molto nervosa. Probabilmente le vicende di ieri, il sorpasso della Juventus e soprattutto la doccia fredda del gol di De Vrij mettono la squadra di Sarri in grossa difficoltà mentale.
Era facile prevedere un certo nervosismo. Ci si mette anche l’arbitro che in un contatto volontario tre Wallace e Mertens non punisce con un rigore il fallo del difensore.
Poche le occasioni per il Napoli che con il solo Insigne cerca la conclusione di fino, a giro ed a pallonetto. Nessun problema per il portiere della Lazio.
È la Lazio a mostrare più geometrie ed a sfruttare la poca compattezza dei reparti partenopei.
Soprattutto il centrocampo non crea quel filtro necessario per gli attaccanti e molte palle vaganti sono recuperate dai laziali.
Al 44’ importante svolta: Jorginho trova una traiettoria perfetta per Callejon che riceve in area, solo davanti a Strakosha non sbaglia! 1-1.
Pareggio meritato più per il sangue freddo dimostrato che per il gioco.
Al 46’ fallo di Milinkovic su Callejon da rosso. Banti da solo un giallo e Sarri viene espulso per proteste. Ennesima prova del nervosismo tra le fila partenopee.
Nel secondo tempo entra in campo un altro Napoli. Rinfrancato dal gol e convinto di far sua la partita la squadra di Sarri si impadronisce del centrocampo con un Allan sontuoso ed un Jorginho ordinatissimo ed ispirato. Sulle fasce M. Rui e Hysaj mettono il turbo e mettono in difficoltà la retrogaurdia laziale.
Sarri è costretto a fare a meno anche di Hamsik. Al suo posto Zielinsky.
Al 49’ ed al 51’ ci prova Insigne ma la porta per lui, oggi, sembra stregata.
Il pressing del Napoli e la maggiore lucidità nella manovra permette alla squadra di Sarri di chiudere la partita in due minuti.
54’: Napoli sfonda sulla destra con Callejon, lo spagnolo mette dentro il cross che Wallace butta nella propria porta nel tentativo di anticipare gli avversari! 2-1! Tutta la squadra, che era scesa in campo con la maglia numero 31 di Ghoulam, dedica la rete all’algerino mostrando alle telecamere il numero 31.
56′ – Si propone bene Mario Rui che si porta al tiro dalla trequarti, sulla traiettoria c’è Zielinski che devia la conclusione e beffa Strakosha! Raddoppio Napoli, 3-1.
C’è solo una squadra in campo, le occasioni non si contano più: la Lazio crolla ed il Napoli domina deliziando la platea con giocate di altissimo livello. È di questo che ha bisogno il calcio italiano per attirare le attenzioni delle tv ed i soldi degli investitori: ha bisogno del gioco, della bellezza e della perfezione.
Gioco, bellezza e perfezione sono tutte racchiuse nel quarto gol di Mertens.
73′ – Azione meravigliosa del Napoli: scavetto di Jorginho per Zielinski che supera gli avversari, palla nello spazio per Mertens che con tocco delicato quasi con la punta del piede supera Strakosha ed infila sul palo lontano! 4-1!
È spettacolo puro, da far vedere ai bambini per far amare questo sport.
Reina, afine partita, sarà ricordato solo per aver preso il pallone in porta doipo tre minuti: mai impegnato dalla Lazio, capace di essere il miglior attacco d’Italia fino al 7-0 della Juve al Sassuolo.
Sulle due fasce Hysaj gioca una partita favolosa, forse la sua migliore partita da quando è al Napoli: corsa, capacità difensiva, inserimenti in attacco, dribbling, appoggi ai compagni: la partita dell’albanese è da applausi.
Benissimo anche Mario Rui che cresce di partita in partita e fa sentire sempre meno la mancanza di Ghoulam.
Solita grande partita di Allan a centrocampo con Zielinsky autore di una partita di grande tecnica e lucidità.
Sfortunato Insigne che ci prova in tutti i modi per realizzare un gol mentre dall’altro lato è sontuosa la partita di Callejon: lo spagnolo non solo ha il merito di realizzare il gol del pareggio ma ha anche il merito di effettuare il cross basso che Wallace spedirà nella propria rete.
Buona anche la partita di Mertens che realizza il gol più bello per organizzazione, tecnica e bravura.
Cosa dire: questa squadra è una famiglia così come ribadito da Callejon a fine partita. Ma oltre ad essere una famiglia è una squadra matura, capace di non disunirsi dopo un gol subito, capace di riprendere in mano la partita con la calma e la consapevolezza di chi sa di poter vincere con la genialità delle giocate e dell’organizzazione.
Continua il braccio di ferro con la Juve ma oggi il Napoli ha chirito che non mollerà di un centimetro perchè merita non solo di restare nella storia per il gioco ma anche per qualche trofeo importante.
E pensare che oggi mancavano: Ghoulam, Milik, Albiol, Chiriches ed _Hamisik nella ripresa. Chi se n’è accorto? È questa la grandiosità del gioco di Sarri, è questo il Napoli. Tutto ciò ha un solo nome: spettacolo!