giovedì, Marzo 28, 2024

Benevento, attentati e incendi nella guerra per lo spaccio: 7 arresti

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Le indagini nate intorno a quattro episodi, due attentati dinamitardi e due incendi, ritenuti legati alla guerra per lo spaccio di droga a Benevento, hanno portato all’arresto di 7 persone.

Un blitz antidroga è stato messo a segno dai carabinieri a Benevento che, al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone (5 uomini e due donne), di cui sei sono finite agli arresti domiciliari e un’altra è stata sottoposta a obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutte sono ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di detenzione ai fini di cessione ovvero di numerose cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina, crack, hashish e marijuana.

In particolare, l’attività d’indagine ha preso il via da quattro episodi (due attentati dinamitardi e due incendi) che in pochi mesi (dal dicembre 2019 al maggio 2020) hanno coinvolto le auto di una famiglia di Benevento. Le indagini dei militari, che hanno individuato il possibile movente dei delitti in dissidi relativi al traffico di sostanze stupefacente.

I successivi ulteriori approfondimenti investigativi – compiuti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni e sequestri, acquisizione di tabulati telefonici, acquisizione e analisi di telecamere e l’escussione dei testimoni- “hanno consentito – si legge in una nota del procuratore Aldo Policastro – di acquisire gravi indizi in ordine ad una quotidiana e frenetica attività di cessione posta principalmente in essere da uno degli indagati, al momento dei fatti sottoposto all’obbligo di dimora in Benevento, nonché dalle altre persone destinatarie di misura cautelare, quali concorrenti in moltissime cessioni, ad individuare anche il fornitore di sostanza stupefacente (il cugino di uno degli indagati, residente a Napoli) e gli acquirenti di stupefacente destinata ad ulteriori e successive cessioni”.

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