lunedì, Agosto 18, 2025

Pino Tartaglia: Impariamo a conoscere il lato oscuro della nostra esistenza

Pino Tartaglia ci guida nei meandri oscuri interiori della nostra esistenza per comprendere meglio noi stessi e avere le risposte che spesso cerchiamo attraverso le persone, le illusioni, gli amori finti e nelle scelte sbagliate.

Da oggi dedicheremo uno spazio alla rubrica di Pino Tartaglia che ci guiderà nei meandri della nostra esistenza per comprendere meglio noi stessi, avere le giuste risposte che spesso cerchiamo attraverso le persone, le illusioni, gli amori finti le le scelte sbagliate. Questa rubrica vuole essere uno spazio da dedicare a chi desidera un aiuto e a confrontarsi sui dilemmi che ci tormentano quotidianamente. Anche per quei genitori che hanno problemi di incomprensioni con i figli.

Ma chi è Pino Tartaglia?

Pino Tartaglia è un uomo situato su una linea di confine, un po’ scrittore, un po’ psicologo, un po’ avvocato, un po’ viaggiatore, un po’ musicista, un po’ poeta. Perché un po’? Perché per mantenere agile e leggera una struttura pioniera che cerca risposte all’esistenza non deve sovraccaricarsi di pesi esistenziali oltre misura, concetti, cultura, opinioni: insomma tutto ciò che impedisce un volo agile, un’immersione sicura esplorativa e meditativa, un incontro improvviso, una situazione pericolosa dove sensi svegli ed aperti, istintività naturale e respiro profondo richiedono agilità e destrezza da guerriero.

Perché è sul confine che si appalesa la dimensione dell’infinito e del limite: perché conoscere l’infinito è conoscenza innanzitutto del limite. Limite è anche conoscere i confini della propria corporeità.

La semplicità, la spontaneità e l’autenticità

Il primo argomento che affronta il nostro ‘maestro’ è dedicato alla Semplicità, la Spontaneità e l’Autenticità che sono valori da coltivare per l’intero arco della nostra vita, modalità esistenziali che i grandi, da sempre, come Reich e Jung hanno auspicato per vivere intensamente l’esistenza.

Pino Tartaglia: Impariamo a conoscere il lato oscuro della nostra esistenza

Viviamo in un mondo in cui l’unica cosa che abbiamo imparato e che ci hanno insegnato a fare bene è recitare! Ci propinano corsi per imparare meglio ad essere un qualcosa in più rispetto a quel che siamo: il risultato è che impariamo precocemente a recitare sempre meglio con noi stessi e con il mondo.

Anche i corsi dedicati ad attività artistiche o sportive per i giovani, quindi corsi formativi, hanno alla base le stesse cose: essere sempre di più rispetto a quel che si è, ed essere sempre meglio degli altri, essere seducenti rispetto al potere per ottenere di più, darsi gomitate anche molto eleganti, per far fuori l’altro, spesso vissuto come ostacolo o avversario da abbattere.

Pino Tartaglia: Impariamo a conoscere il lato oscuro della nostra esistenza

La televisione e la pubblicità ci hanno stimolati ed abituati per anni a questo modo di percepire l’esistenza; il successo e la visibilità a tutti i costi anche senza aver un particolare talento; a tal fine si sono attrezzati vari potenti gruppi televisivi che attraverso certi programmi stimolano l’esibizione del corpo e delle grazie femminili come strumento di successo e di potere facile.

In questo caso si genera la convinzione sbagliata nei giovani che essere visibili, ambiziosi, belli e magri è tutto nella vita; che avere competenze e formarsi attraverso percorsi di conoscenza sia roba da vecchi o di altri tempi, che si possono scavalcare o abbreviare percorsi di studi (vedi ad esempio la compravendita di esami universitari) per fare prima, subito e spesso a danno di veri talenti e vere competenze.

Anche il ballo sta perdendo la sua semplicità e spontaneità: conta aver imparato in palestra la migliore mossa o passo da esibire, non conta più il piacere del ballo come incontro realmente ludico fra persone, capace di provocare veri entusiasmi e momenti di gioia condivisi: il risultato è che ci si riduce ad una sterile gara esibitoria in perfetta solitudine fisica e psicologica. Stiamo perdendo quel modo sano e condiviso di “essere insieme” spontaneamente, non per recitare insieme.

Pino Tartaglia: Impariamo a conoscere il lato oscuro della nostra esistenza

Cambiamento non equivale ad aggiustamento!

Le tecniche, terapeutiche o non, possono solo assecondare lo status quo ed ignorare il messaggio rivoluzionario in atto! Un tradimento non può essere solo un’occasione per dire “ho sbagliato mi rimangio tutto” perché il tradimento non avviene per caso ma diventa la rottura di uno schema che una determinata coppia ha costruito per sopravvivere a sé stessa.

Il disagio, il dolore sono portatori di un messaggio che va al di là della propria storia personale, che investe le nostre aspirazioni profonde e nobilita le nostre sagge solitudini: riappacificare tecnicamente due partners potrebbe risolversi nel non prendere in considerazione un potente messaggio di cambiamento: il cambiamento sgorga forte e spontaneo dai luoghi dell’anima; l’aggiustamento nasce dai luoghi accomodanti della mente.

Un talento spesso emerge nel buio di una crisi e potrebbe essere spento da un atteggiamento accomodante e rivolto comunque ad una riconciliazione tecnica. C’è qualcosa dentro di noi che prima o poi dirà ” NO” col seguito poi di una dolorosa protesta psicosomatica. Ecco che allora ci poniamo alcune domande.

Pino Tartaglia: Impariamo a conoscere il lato oscuro della nostra esistenza

Ma perché il cambiamento fa paura?

Il cambiamento fa paura perché ti sposta in una dimensione di non controllo della realtà e degli avvenimenti ad essa collegati. Occorre una buona capacità di accettazione e di resilienza rispetto all’incertezza di confini impalpabili e di orizzonti non ancora ben definiti. L’individuo cerca sicurezze non più esplorazioni ed incertezze, per cui, davanti ad un cambiamento di abitudini va in crisi tutto il sistema di certezze costruito per anni a cui abbiamo affidato (ahimè) la nostra esistenza. Le certezze sono il cancro dell’umanità.

Noi esseri umani viviamo immersi in un universo instabile ed in continuo mutamento ed evoluzione. E’ un immenso campo d’energia. Pensare di fermare l’energia vitale è contro natura. È quello che, invece, fa la depressione quando colpisce un individuo inerte e impaurito dal cambiamento.

Che cosa si intende per cambiamento?

Per cambiamento s’intende quel qualcosa che ti fa sentire che non sei più quello di prima. È una sensazione netta che l’individuo avverte nel momento in cui un meccanismo interiore che sembrava inamovibile, ripetitivo ed eterno crolla sotto i colpi di un comportamento nuovo e palese che fa scattare un sentimento di liberazione e di autostima.

Come facciamo a comprendere che stiamo cambiando?

Ti accorgi del cambiamento quando esso ti sorprende: d’improvviso è come se non fossi più quello che ti eri abituato ad essere ed a riconoscerti. I primi ad accorgersi di un cambiamento sono gli amici .

Cosa succede a chi non riesce ad accettare la fase del ‘cambiamento’?

Chi non accetta una fase necessaria di un cambiamento esistenziale frena e blocca la freccia del tempo, arretra davanti all’evoluzione personale ed al progresso dei processi vitali:  diventa cosi “la base per un processo depressivo-regressivo.

Esistono delle fasi di ‘cambiamento’?

Il cambiamento ha delle fasi di sviluppo da quelle lente dei piccoli passi al salto di qualità del volo spiccato nell’ignoto.

La prossima settimana Pino Tartaglia ci parlerà di ‘amori impossibili’. Per chi desidera inoltrare domande o raccontare la propria esperienza può scrivere a redazione@2anews.it con l’indicazione ‘rubrica di pino tartaglia’. La risposta o l’esperienza raccontata sarà pubblicata in forma anonima.

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