Anastasia, un grande evento di musica, emozione e spettacolo per tutta la famiglia dal 3 al 6 gennaio 2026 al Teatro Palapartenope.
Presentato questa mattina alla Camera di Commercio di Napoli nel corso di una partecipata conferenza stampa, “Anastasia – Il Musical” si prepara a incantare il pubblico partenopeo. Dopo una tournée trionfale e una lunga scia di sold out in tutta Italia, lo spettacolo approda al Teatro Palapartenope da sabato 3 a martedì 6 gennaio 2026.
Prodotto da Broadway Italia e Master’s Voice (gruppo IMARTS), in collaborazione con Blackstar Entertainment e con lo stesso Teatro Palapartenope, lo show diretto da Federico Bellone è già stato consacrato dalla critica come il musical italiano dell’anno.
Un successo nazionale senza precedenti
Con oltre 80.000 spettatori nelle principali città italiane – da Milano a Roma, Torino, Trieste e Firenze – Anastasia – Il Musical ha conquistato il pubblico con la sua miscela perfetta di musica dal vivo, coreografie spettacolari e un racconto emozionante.
Definito dal Corriere della Sera “il miglior musical dell’anno”, da Il Messaggero “uno spettacolo con scenografie mozzafiato” e da La Stampa “impossibile non commuoversi”, lo show si prepara ora a incantare anche la platea napoletana.
I numeri confermano l’attesa: oltre 4.000 biglietti già venduti sui 10.000 disponibili, un dato che anticipa un nuovo, probabile tutto esaurito.
Dalla Russia zarista a Parigi: una fiaba tra storia e memoria
Liberamente ispirato al film d’animazione del 1997 distribuito dalla Twentieth Century Fox, e all’opera teatrale di Marcelle Maurette adattata da Guy Bolton, Anastasia – Il Musical racconta la leggenda della Granduchessa Anastasia Romanov, sopravvissuta al crollo dell’impero e alla Rivoluzione Russa.
Tra fasti imperiali, fughe, amori e sogni di libertà, la giovane Anya – interpretata da Sofia Caselli – compie un viaggio verso Parigi e verso la verità delle proprie origini.
Con libretto di Terrence McNally, musiche di Stephen Flaherty, testi di Lynn Ahrens, e traduzione e adattamento delle canzoni di Franco Travaglio, lo spettacolo unisce orchestra dal vivo, scenografie monumentali, costumi imperiali ed effetti speciali che trasformano la scena in un vortice di emozioni.
Massimo Fregnani, producer Brodway Italia racconta la dimensione imponente e il cuore tecnico dello spettacolo:
“Anastasia – Il Musical è una macchina teatrale straordinaria: 46 persone a seguito, 20 artisti sul palco, oltre 55 chilometri di cavi che danno vita a un universo di luci, suoni e magia. È uno spettacolo che regala un’emozione autentica, perfetta per il periodo natalizio. Portarlo a Napoli, in una delle città più calorose e appassionate d’Italia, significa condividere un sogno collettivo. E i numeri lo confermano: abbiamo già superato i 4.000 biglietti venduti sui 10.000 disponibili, segno di un’attesa che ci riempie d’orgoglio.”
Rino Manna, patron del Teatro Palapartenope, sottolinea la visione che guida il suo lavoro:
“Il nostro impegno è portare a Napoli non solo grandi spettacoli, ma grande musica, quella che unisce le generazioni e accende emozioni autentiche. Anastasia rappresenta questa visione: un intreccio di arte, orchestra dal vivo e potenza narrativa. Al Palapartenope vogliamo regalare al pubblico esperienze che non siano soltanto intrattenimento, ma veri viaggi nella bellezza.”
Peppe Gomez, produttore e direttore di Broadway Italia, evidenzia la forza del progetto come grande evento di family entertainment:
“Il nostro impegno è portare a Napoli non solo grandi spettacoli, ma grande musica, quella che unisce le generazioni e accende emozioni autentiche. Anastasia rappresenta questa visione: un intreccio di arte, orchestra dal vivo e potenza narrativa. Al Palapartenope vogliamo regalare al pubblico esperienze che non siano soltanto intrattenimento, ma veri viaggi nella bellezza.”
La protagonista Sofia Caselli, interprete di Anya, racconta l’emozione di vestire i panni della leggendaria principessa:
“Anastasia è molto più di una principessa perduta: è una donna che cerca sé stessa, che attraversa il dolore per ritrovare la propria verità. Ogni sera sento la forza di questo viaggio e la condivido con il pubblico. È una storia di coraggio e rinascita, e poterla vivere con la musica dal vivo è come far rivivere la speranza”.
