sabato, Aprile 20, 2024

Addio a Cetty Sommella, il mondo del teatro piange l’attrice, autrice e regista

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Giuseppe Giorgio
Giuseppe Giorgio
Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia

Divisa tra l’attività di attrice e quella di commediografa e regista, Cetty Sommella lascia il ricordo indelebile di una donna capace di incarnare la vera essenza di un teatro fatto di amore, sacrificio e passione.

Se n’è andata come una guerriera Cetty Sommella. L’autrice, attrice e regista di una Napoli drammaturgicamente moderna non ce l’ha fatta a vincere il male crudele che a soli 60 anni non le ha lasciato scampo.
Fino all’ultimo, con la sola forza di un animo temerario e poetico aveva fatto da maestra ai suoi allievi attori dell’Art Garage di Pozzuoli e fino all’ultimo, sia pure tra indicibili sofferenze, aveva attinto dal suo spirito di sacrificio la volontà per restare sulle tavole di quella sua Sala Molière creata insieme al marito Nando Paone.
Schizzata attraverso i social, la notizia della scomparsa dell’attrice puteolana ha gettato quanti l’hanno conosciuta e quanti hanno apprezzato le sue gesta teatrali nel più profondo sconforto.
Divisa tra l’attività di attrice, indimenticabili sono state le sue prove nella Compagnia di Vincenzo Salemme, e quella di commediografa e regista, Sommella lascia il ricordo indelebile di una donna capace di incarnare la vera essenza di un teatro fatto di amore, sacrificio e passione.
Compagna di scena, consigliera e moglie di un attore di prestigio come Paone, Cetty, nonostante le sue esperienze in cinema anche con il regista Piscicelli, viveva il teatro come un ambiente familiare. Legata alla sua terra così come al palcoscenico, aveva sempre nei suoi testi immaginato un mondo diverso toccando spesso il tema dell’aldilà, della terza età e del futuro della umanità.
Amante della vita e profonda pensatrice, negli ultimi mesi, quando il male si faceva inesorabilmente avanti, non aveva mai smesso di regalare a quanti le stavano vicino momenti di riflessione e di satirica visione del presente. Dal terrazzo di casa proteso sul golfo di Pozzuoli sembrava scrutare il mare e il cielo per trarre da essi l’estrema linfa per una vita ingrata. Una vita che troppo presto ha lasciato che il sipario si chiudesse sulle azioni di una creatura da palcoscenico e una donna superbamente libera.
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