venerdì, Dicembre 5, 2025

Influenza, parte la campagna vaccinale: attesi fino a 16 milioni di casi in Italia. Picco tra novembre e dicembre

Dall’Australia arrivano segnali di una stagione difficile: due varianti (A/H3N2 e B/Victoria) più aggressive dell’influenza e mari di contagi previsti anche in Campania. Gli esperti: “Vaccinarsi è fondamentale, soprattutto per fragili, anziani e bambini piccoli”.

La campagna vaccinale antinfluenzale è ufficialmente partita in tutta Italia e anche in Campania. Gli esperti avvertono: la prossima stagione potrebbe rivelarsi particolarmente intensa, con un numero di casi stimato tra i 15 e i 16 milioni, superiore a quello dello scorso anno. A fare la differenza, secondo gli specialisti, saranno due varianti particolarmente insidiose – A/H3N2 e B/Victoria – capaci di eludere più facilmente le difese immunitarie.

Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’Università di Milano e direttore scientifico dell’Osservatorio Virusrespiratori.it, spiega che i primi virus sono attesi già a ottobre, con il picco previsto tra novembre e dicembre, “quando l’abbassamento delle temperature favorirà la diffusione”. Alla circolazione dell’influenza si aggiungeranno anche il virus respiratorio sinciziale (Rsv) e il Covid-19, ormai endemico ma ancora capace di provocare focolai importanti, specie tra i più fragili.

In Campania, come nel resto d’Italia, la campagna vaccinale è iniziata dai soggetti più a rischio – anziani, pazienti con patologie croniche e operatori sanitari – e dal 13 ottobre sarà estesa a tutta la popolazione. Contestualmente, parte anche la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale, rivolta ai bambini nati dal 1° aprile 2025.

“Non bisogna sottovalutare l’impatto dell’influenza, che ogni anno causa tra i 5mila e i 10mila decessi soprattutto tra gli anziani e chi ha malattie croniche”, avverte Claudio Micheletto, presidente Aipo-Its/Ets. “La vaccinazione resta lo strumento più efficace per ridurre complicanze gravi e ricoveri”.

Gli esperti invitano inoltre a mantenere comportamenti di buon senso: restare a casa in caso di sintomi influenzali, utilizzare mascherine in ambienti chiusi affollati, igienizzare le mani e rispettare il distanziamento quando possibile.

La previsione di un autunno-inverno “pesante” rafforza l’appello alla prevenzione. Come sottolinea Gianluigi Marseglia, professore ordinario di Pediatria all’Università di Pavia: “Proteggere i bambini più piccoli non significa solo tutelare la loro salute, ma anche ridurre la diffusione del virus in famiglia e a scuola. Vaccinarsi è un gesto che difende tutti”.

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