Novità in arrivo: al via il progetto di restauro eco-ambientale del mare antistante l’area ex Italsider. Iniziate le attività necessarie per il recupero degli ecosistemi ambientali del sito Bagnoli-Coroglio.
È stato inaugurato il progetto per il recupero degli ecosistemi ambientali del sito Bagnoli-Coroglio, che consentiranno il restauro eco-ambientale del mare antistante l’area ex Italsider.
Il progetto è stato affidato alla Stazione Zoologica Anton Dohrn da Invitalia, soggetto attuatore del piano di rilancio per Bagnoli.
L’imbarcazione della Stazione zoologica ha avviato i primi rilevamenti in prossimità di uno dei pontili: riprese video, prelievi di acqua e di sedimenti a diverse profondità.
I dati raccolti saranno messi a disposizione di Invitalia.
Inoltre, dietro impulso dell’Assessorato alla Qualità della Vita e alle Pari Opportunità, il Servizio Tutela del Mare ha richiesto ad Invitalia il ripristino dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Istituto Nautico, propedeutico alla bonifica dell’arenile “Lido Comunale” e di eseguire tutte le operazioni necessarie a rendere fruibile l’area per la prossima stagione balneare. A maggio 2016, su ordinanza del sindaco di Napoli, in qualità di massima autorità sanitaria locale, era stato disposto il divieto di accesso agli arenili di Bagnoli (Lido comunale, Lido Fortuna e Lido Arenile Bagnoli), perché inquinati. Dalle analisi eseguite sui campioni di sabbia prelevati erano emersi valori di concentrazione di metalli e di idrocarburi policiclici aromatici superiori alla soglia consentita per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale.
L’obiettivo del progetto è un vero e proprio restauro ambientale, finanziato con 3,7 milioni di euro, di cui 2 provenienti dal Miur e 1,7 direttamente dall’Acquario partenopeo. Al programma collabora anche il Roan, reparto operativo aereo navale della Guardia di Finanza guidato dal comandante Stefano Bastoni.
Lo studio andrà avanti per tre anni e sarà la base da cui partire per mettere in atto gli interventi di recupero del mare e della terra.
“Il recupero di Bagnoli deve partire dal mare – ha detto l’Ingegner Livio Vido, Program Manager di Invitalia per il Piano di rilancio di Bagnoli- vogliamo riportare qui la balneabilità. Nel team di Anton Dohrn abbiamo le migliori intelligenze in campo marino – ha aggiunto Vido. Si sta portando avanti un’operazione di diagnosi e cura dei fondali dell’acqua che coinvolge anche Ispra e Università Parthenope.
Fatto ciò, noi procederemo a un nuovo disegno della linea di costa. Salvaguarderemo il pontile principale, ma elimineremo gli altri malridotti, compresa la colmata.
Stiamo studiando inoltre, per la parte a terra, la possibilità di utilizzare delle piante capaci di ridurre l’inquinamento.
Esistono piante che bloccano, fissano o assorbono l’inquinamento anche da metalli e idrocarburi.
Avremo così un parco già pronto senza il rischio che comporta lo spostamento del terreno”. La speranza è che questa bella iniziativa di rilancio del mare di Napoli porti presto i suoi frutti.
(fonte invitalia.it)