giovedì, Aprile 25, 2024

Vittorio Cecchi Gori, le sue condizioni sono serie ma stabili

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Vittorio Cecchi Gori e’ ricoverato in rianimazione al policlinico Gemelli di Roma ancora in prognosi riservata per un’ischemia e problemi cardiovascolari. Le sue condizioni sono stabili e invariate rispetto a ieri, giorno del ricovero di urgenza.

Dalla famiglia trapela ottimismo. Le sue condizioni migliorano, riferisce infatti all’ANSA l’ex moglie Rita Rusic che con il figlio Mario è arrivata da Miami. La figlia Vittoria è invece rimasta negli Stati Uniti. All’ospedale Rusic e il figlio hanno trovato l’ex produttore “cosciente, vigile, ovviamente provato”. “Si è emozionato e commosso vedendoci, ci ha detto il professore che lo sta seguendo che tra due giorni potrebbe uscire dalla rianimazione se tutto procede al meglio”, ha aggiunto la Rusic. I figli chiedono il massimo riserbo e privacy per le condizioni di salute del padre.

Cecchi Gori, 75 anni, produttore ed ex presidente della Fiorentina, è giunto in ospedale a causa di una ischemia cerebrale. In conseguenza di questa condizione si sarebbero verificati anche alcuni problemi cardiaci. Vittorio Cecchi Gori, nato a Firenze 75 anni fa, insieme con il padre Mario ha scritto una pagina della storia del cinema italiano: decine di film, dai cinepanettoni di successo al botteghino agli Oscar vinti con Il Postino (migliore colonna sonora) e La vita è bella (tre premi: miglior film straniero, colonna sonora e attore protagonista Roberto Benigni). Un impegno forte anche nello sport con la presidenza della Fiorentina dal 1993 al 2002 (con due Coppe Italia e una Supercoppa italiana) e in politica con l’elezione a senatore nel 1994 nelle file del Partito Popolare Italiano. Ma dalla fine degli anni Novanta iniziano anche i problemi economici e giudiziari che porteranno Cecchi Gori a perdere gran parte del suo patrimonio e la stessa Fiorentina (dichiarata fallita) e a dover passare un periodo in carcere per il crac Safim (condanna a sei anni per bancarotta nel febbraio 2013).

Per l’altro crac, quello della società “cassaforte” del suo gruppo, la Finmavi, Cecchi Gori ha avuto una condanna a 7 anni nell’ottobre 2013 per un fallimento da 600 milioni di euro. L’ex produttore era tornato a Firenze solo alcune settimane fa. In un bar del centro aveva avuto un’accoglienza sorprendente da parte dei tifosi viola. “Vittorio, ricomprala tu la Fiorentina”, era stato l’invito dei tanti venuti a salutarlo. Aveva sorriso quando avevano intonato in coro: “Un presidente, abbiamo un presidente….”. “Come sto? Lei come mi vede?’, aveva risposto a chi gli chiedeva come si sentisse. “Bene”. “Infatti, sto bene….”, aveva affermato, mentre aspettava un po’ di vecchi amici in piazza della Repubblica, la stessa dove fin da bambino veniva con i genitori, Mario e Valeria.

 

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