domenica, Dicembre 8, 2024

Terzo mandato, Schlein stoppa De Luca: “Non lo sosterremo”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

La segretaria del Pd Elly Schlein blocca in modo netto il progetto di Vincenzo De Luca di un terzo mandato in Campania.

Spera con “una preferenza netta” che in Usa vinca Kamala Harris, la segretaria del Pd Elly Schlein. E attacca il governo su “una manovra recessiva” e sulla sanità, tema su cui “da settimane Giorgia Meloni dà i numeri”, “non per un caso ma per un disegno: la destra vuole una sanità a misura del portafoglio delle persone”. Ospite di ‘Che tempo che fa’ sul Nove la segretaria dem tiene ecumenicamente il punto sull’unità del centrosinistra. “Abbiamo fatto bene a continuare a costruire testardamente l’unità, perché il nostro avversario è la destra, il Pd ha doppiato Fi e cresce perché non perde tempo in polemiche con le altre opposizioni e in un dibattito politicista sul perimetro di quali siano le sigle migliori”.

Qualche minuto invece la Schlein lo spende per bloccare in modo netto il progetto di Vincenzo De Luca di un terzo mandato in Campania. “Il Pd ha una posizione chiarissima: siamo contrari al terzo mandato. Per noi vale la legge nazionale che prevede il limite a 2 mandati. Possono votare tutte le leggi regionali che vogliono ma il Pd non sosterrà presidenti uscenti per un terzo mandato”. Di più. Una terza corsa sarebbe stata sostenuta “con piacere” anche per Decaro e Bonaccini. “Ma le regole valgono per tutti e se qualcuno non è abituato perché prima funzionava diversamente, adesso è bene che si abitui al cambiamento perché io sono stata eletta esattamente per fare questo”. Certo si discuterà con il partito in Campania, ma in questo perimetro.

Dunque sguardo alle regionali e campagna elettorale a tappeto nelle regioni al voto tra due settimane, Umbria ed Emilia-Romagna, dove l’assetto della coalizione resta invariato e “dove stiamo provando a riportare a votare quelli che non ci credono più”. L’ottimismo della segretaria non è di maniera.

Dopo la battuta d’arresto per il centrosinistra in Liguria e i paletti del M5s – che non vuole nessuna alleanza a priori con i dem ma convergenze su temi e programmi in Parlamento e sui territori – la leader del Pd spegne le scintille tra i leader e persegue la prospettiva unitaria. “Se non ti vuoi alleare con il Pd – dice rivolta al M5s – con chi ti allei? Dall’altra parte c’è la destra. ci sono le differenze, ma si possono comporre. Se pensi di farcela da solo saranno gli elettori a non aspettare te”.

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